La Germania si trova in ritardo rispetto alle scadenze europee, il che rappresenta un ritorno degli italiani, spesso criticati, al centro dell’attenzione. A differenza dell’Italia, non ha un partito politico come il Pd di Elly Schlein che chieda addirittura alla Commissione europea di avviare una procedura di infrazione contro il proprio governo. Secondo il Sole 24 Ore, Berlino ha richiesto di presentare in ritardo il Piano strutturale di bilancio a medio termine, una scadenza che non sembra essere stata inizialmente prevista.
La Dpa, agenzia di stampa tedesca, ha rivelato che il governo sta considerando di estendere il piano di spesa da quattro a sette anni, a causa delle difficoltà economiche. Mentre la Francia sembra procedere secondo i piani per presentare il proprio piano entro la fine di ottobre, tutti gli altri Paesi avevano una scadenza iniziale fissata al 20 settembre, poi prorogata al 15 ottobre.
Il Ministero delle Finanze tedesco ha affermato che una richiesta di estensione è in fase di valutazione e ciò è dovuto alle prospettive economiche negative che il paese sta affrontando. La Germania, pur mantenendo la solidità delle finanze pubbliche, limita i deficit di bilancio strutturali all’0,35% del PIL. Tuttavia, con una crescita prevista lenta nei prossimi anni, sarà difficile per Berlino ridurre il debito pubblico sotto la soglia del 60% del PIL entro quattro anni.
Il governo tedesco ambisce a seguire il modello delle nuove normative di bilancio locali, ma per farlo è necessario un impegno considerevole per attuare riforme economiche e investimenti che possano migliorare la crescita e la resilienza. Questo contesto mette in evidenza le complessità della politica economica tedesca e la sua relazione con le normative europee, evidenziando la fragilità della situazione economica interna in contrasto con le aspettative di stabilità e rigore finanziario imposte dall’Unione Europea.
