Giorgia Meloni, a due anni dal suo governo, comunica un messaggio di determinazione e resilienza attraverso i social, sottolineando che non si lascia intimidire dai ricatti e confermando l’impegno a lavorare con decisione per realizzare il suo programma. Durante questi ventiquattro mesi a Palazzo Chigi, Meloni ha affrontato sfide significative, inclusa la tensione con la magistratura dopo la decisione del Tribunale di Roma riguardo ai migranti. Il suo programma comprende riforme su immigrazione, giustizia, autonomia e questioni economiche, affrontando anche l’opposizione compatta su temi come l’autonomia differenziata e il premierato.
La premier ha dovuto mediare posizioni tra alleati come Forza Italia e Lega su questioni cruciali. Si avvicina un “autunno caldo”, con un nuovo ministro della Cultura dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano e discussioni in corso su nomine importanti in ambito europeo e giudiziario. Meloni sta cercando di promuovere l’Italia come modello per la gestione dell’immigrazione irregolare e sta implementando il Piano Mattei per rafforzare i legami con l’Africa.
Il suo governo sta procedendo con riforme destinate a sostenere famiglie e imprese, con l’obiettivo di completare il programma elettorale del 2022. Attualmente, l’autonomia differenziata è legge, mentre si lavora sul premierato, considerato la “madre di tutte le riforme”. È stata abolita la legge sull’abuso d’ufficio, e la riforma sulla separazione delle carriere è ora in discussione nelle Commissioni della Camera.
Meloni ha anche dovuto affrontare un’agenda internazionale intensa, gestendo l’attenzione globale sulla presidenza italiana del G7 e sul conflitto in Ucraina. Ha sostenuto una pace giusta per l’Ucraina e ha richiesto un cessate il fuoco a Gaza, evidenziando l’importanza della soluzione dei due stati.
Il suo secondo anno di governo è stato caratterizzato da eventi internazionali e campagne elettorali in Italia, con un esito positivo per il centrodestra in diverse elezioni regionali. Tuttavia, non sono mancati eventi calamitosi, come le alluvioni in Romagna, e le inchieste giudiziarie che coinvolgono la premier. Meloni, comunque, si difende affermando di essere sorvegliata e di non aver mai nascosto nulla, respingendo le pressioni di poteri forti e confermando la propria indipendenza politica.
