Cerchi una nuova meta per la tua prossima vacanza? Perché non considerare un viaggio tra le rovine di Marte? Questa settimana, un individuo ha affermato di aver trovato “la prova più limpida finora” di una città antica su Marte. Joe White, gestore di ArtAlien.TV, ha dichiarato che questa è la visione più dettagliata di una città marziana mai documentata. La sua tesi è che questa città, che sarebbe larga circa quattro chilometri, è sepolta sotto 15 metri di sabbia. White ha spiegato che molti degli edifici più piccoli sono coperti dalla sabbia, ma sono visibili rovine più grandi.
Secondo Joe, si possono notare strade rialzate, muri e incroci a T in diverse aree, suggerendo l’esistenza di strutture all’interno di complessi recintati. Le immagini che ha mostrato sono state pubblicate su GIGAmacro, un vasto database di fotografie con un elevato numero di pixel. White attribuisce il merito della scoperta a Greg Orme, un professore australiano che ha condotto ricerche approfondite nella Valle del Re, situata all’equatore di Marte, per trovare possibili segni di artificialità.
La teoria di Joe si basa sull’idea che alcune formazioni rotonde e ovali potrebbero aver contenuto acqua in passato, utilizzata per l’irrigazione mediante spruzzatura per favorire la crescita delle coltivazioni. Inoltre, ha segnalato che esisterebbe un ponte e che le strade sopraelevate avrebbero una larghezza variabile tra i quattro e i cinque metri. Una di queste strade sarebbe addirittura in grado di salire sulla montagna di Kodiak, ubicata nel centro della presunta città. Alcune strade sembrano attraversarla, il che implica anche la presenza di un tunnel.
Di certo, Joe White ha dimostrato di avere una notevole immaginazione riguardo a questi luoghi. Le sue affermazioni, sebbene intriganti, sono ancora oggetto di discussione e richiederebbero ulteriori prove scientifiche per essere confermate. Tuttavia, l’idea di esplorare possibili città su Marte continua a suscitare interesse e curiosità nel pubblico e tra gli appassionati di astronomia e esplorazione spaziale.