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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Le coste siciliane su Nature: ‘Un urgente richiamo’

Pubblicato sulla rivista Nature Scientific Reports, lo studio intitolato “Mapping decadal land cover dynamics in Sicily’s coastal regions” analizza l’evoluzione dell’uso e della copertura del suolo lungo le coste siciliane, condotto dal gruppo di ricerca di Ingegneria marittima e costiera del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo. I risultati hanno mostrato cambiamenti significativi nell’uso del suolo dal 1988 al 2022, evidenziando un “notevole aumento delle aree urbanizzate a scapito delle aree naturali” e sottolineando l’importanza di politiche finalizzate a uno sviluppo sostenibile.

Il progetto è frutto di una collaborazione tra il team UniPa, composto da Pietro Scala, Giorgio Manno e Giuseppe Ciraolo, e i ricercatori spagnoli dell’Istituto di Idraulica Ambientale dell’Università di Cantabria. L’analisi delle coste siciliane è stata eseguita tramite immagini satellitari Landsat e Sentinel, elaborate attraverso modelli di segmentazione semantica basati su reti neurali. Questa metodologia innovativa ha permesso di ottenere una classificazione delle immagini con una risoluzione spaziale di 10 metri, raggiungendo una precisione elevata nell’identificazione della copertura del suolo.

Lo studio ha anche tracciato l’evoluzione spaziale e temporale della copertura del suolo, mettendo in luce l’espansione urbana nelle città costiere e le relazioni con vari indicatori socioeconomici. Tuttavia, non sempre è stata riscontrata una correlazione diretta tra la crescita urbana e questi indicatori, evidenziando la complessità dei fenomeni in questione e la necessità di ulteriori ricerche.

La previsione delle trasformazioni nella copertura del suolo è cruciale per una corretta valutazione del rischio da inondazione costiera. Infatti, l’uso del suolo influisce sull’apporto di sedimenti alle spiagge, proponendo una soluzione alle inondazioni, e determina anche i beni e le attività economiche esposte ai rischi costieri. Pertanto, i ricercatori concludono che lo studio rappresenta un progresso significativo nel monitoraggio delle modifiche nell’uso del suolo e nell’analisi delle dinamiche costiere, fornendo una base per futuri interventi e strategie di gestione sostenibile delle coste siciliane.

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