Il sindaco di Bologna ha emesso un’ordinanza per non far giocare la partita Bologna-Milan, prevista per sabato alle 18 allo stadio Dall’Ara. Questa decisione è stata presa a causa delle recenti emergenze meteorologiche che hanno causato l’allagamento delle strade d’accesso allo stadio, sollevando preoccupazioni per possibili complicazioni future. La Lega di Serie A, tuttavia, non ha rinviato l’incontro, creando una situazione di impasse.
Se la situazione dovesse rimanere invariata, la gara si svolgerebbe in campo neutro, per evitare penalizzazioni, come un eventuale 0-3 a tavolino per il Bologna se il Milan dovesse presentarsi, o viceversa. La Lega calcio ha il potere esclusivo di annullare o rinviare le partite, mentre le autorità competenti possono dichiarare un impianto inagibile e inaccessibile. Nessuna decisione da parte della Lega ha indicato l’intenzione di non giocare.
Le sorgenti interne della Lega hanno fatto notare l’impossibilità di recuperare la partita prima della primavera, rendendo insostenibile la richiesta di rinvio. La situazione ha sorpreso molti dirigenti nel calcio quando, nel tardo pomeriggio, è stata annunciata l’ordinanza del sindaco Matteo Lepore che ordinava la sospensione della partita, visto l’afflusso previsto di circa 35.000 spettatori.
Di norma, in circostanze simili, la Serie A, in collaborazione con le autorità locali, considera l’opzione di disputare la partita a porte chiuse. Fino a quel momento, l’ordinanza non era ancora stata comunicata formalmente alla Lega. Le opzioni disponibili secondo i dirigenti della Lega sono quindi giocare a porte chiuse a Bologna o spostare la gara in un altro stadio. Si attende una valutazione dell’emergenza meteorologica per il giorno successivo, e se l’ordinanza del sindaco dovesse rimanere in vigore, verrà scelta un’altra sede per Bologna-Milan. La situazione si dovrà chiarire entro domani.