La Festa del cinema di Roma ha reso omaggio ad Alberto Sordi, una figura iconica della Città eterna, presentando il docufilm internazionale ‘Alberto Sordi Secret. La storia inedita della sua vita privata’, scritto e diretto da Igor Righetti, cugino di Sordi. Questo lavoro, disponibile anche in inglese e spagnolo, esplora la vita privata di Sordi attraverso ricordi familiari e testimonianze di amici e collaboratori del mondo dello spettacolo. Tra i partecipanti figurano attori noti come Fioretta Mari, Emanuela Aureli e Maurizio Mattioli.
Igor Righetti racconta per la prima volta dettagli dell’infanzia e dell’adolescenza di Sordi, utilizzando scene girate in bianco e nero che rimandano agli anni ’20 e ’30. Il regista sottolinea l’importanza di rendere il racconto vivido e emozionante, utilizzando una narrazione che alterna momenti documentaristici a ricostruzioni filmiche. Viene messo in luce il complesso rapporto di Sordi con il padre, le sue ambizioni, la sua vita privata segnata da gelosia e segreti, oltre alla sua dedizione totale alla carriera.
Il docufilm è contraddistinto da un approccio multipiattaforma, cercando di mescolare diversi linguaggi e generi. Igor Righetti enfatizza che le testimonianze nel film non sono interviste, ma racconti rapidi e dinamici che mantengono il focus sulla storia di Sordi. Inoltre, ha evitato di rifarsi ad un approccio comune nei biopic, limitandosi a mostrare Sordi fino all’età di diciassette anni.
La pellicola, realizzata senza tax credit, è frutto di un sostegno privato e non ha gravato sulla collettività. Dopo la sua proiezione in oltre cento sale cinematografiche in Italia e all’estero, ‘Alberto Sordi Secret’ parteciperà a festival internazionali e sarà distribuito su piattaforme e reti televisive.
La cura della fotografia è di Gianni Mammolotti, mentre la colonna sonora è di Maria Sicari. Il documento finale combina clip d’archivio, foto di famiglia e filmati originali con rappresentazioni artistiche della gioventù di Sordi, interpretate da attori noti e da tre giovani che impersonano le varie fasi della sua vita. Righetti conclude dichiarando che il film è un progetto orgogliosamente indipendente e vuole preservare l’autenticità della figura di Alberto Sordi.