Martedì 29 ottobre, alle 20:45, Milan-Napoli sarà trasmessa in chiaro da Dazn, un evento significativo per il calcio italiano, specialmente per le generazioni precedenti agli anni ’80 che ricordano l’epoca prima delle Pay TV. Negli anni passati, le partite eran trasmesse in bianco e nero e l’attesa per il secondo tempo in differita su Rai 2 alle 19 era carica di emozione. L’ultima trasmissione in chiaro di una partita di Serie A risale al 13 aprile 1996, quando si scontrarono Juventus e Sampdoria allo stadio Delle Alpi. Da allora, il predominio delle pay TV ha dominato il panorama televisivo calcistico italiano.
La rivoluzione iniziò già il 29 agosto 1993 con il primo anticipo trasmesso in diretta su Tele+, emittente che operava dal 1990; la partita in questione fu Lazio-Foggia, terminata 0-0. Nel 2003, Tele+ e Stream si unirono per formare Sky, inaugurando una nuova era per il calcio a pagamento in televisione. La prima partita di calcio trasmessa in Italia risale al 5 febbraio 1950, quando Juventus-Milan fu vista soltanto da abbonati della zona di Torino a causa dei ripetitori situati esclusivamente nella provincia piemontese.
Il calcio ha trovato spazio anche in programmi di successo come ‘La Domenica Sportiva’, lanciata nell’ottobre 1953, e ’90mo minuto’, partito nel settembre 1970. Successivamente, Rai2 rispose con la celebre ‘Domenica Sprint’, iniziata nell’ottobre 1976, che offriva resoconti completi delle partite di Serie A e dei gol della Serie B. Fino ai primi anni ’80, la Rai deteneva l’esclusiva dei diritti sul calcio, coprendo le principali competizioni come Serie A, Serie B e Coppe europee.
Nel 1980, Fininvest di Silvio Berlusconi acquistò i diritti per il Mundialito, infrangendo un monopolio che portò alla creazione della propria piattaforma di TV a pagamento, Mediaset Premium, attiva dal 2005 al 2019. Oggi, la trasmissione di Milan-Napoli rappresenta un ritorno ai tempi in cui il calcio era accessibile a tutti, un amarcord per tutti gli appassionati di questo sport nel nostro paese.