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Senza Italia e Germania, la cultura europea non avrebbe raggiunto il suo apice

“Al di là della tragedia dei fascismi che hanno afflitto Germania e Italia nel ventesimo secolo, parliamo di due Paesi straordinari per la loro cultura. Senza Germania e Italia la cultura Europea sarebbe stata nettamente inferiore”. Lo ha detto il filosofo Giacomo Marramao, nell’intervista rilasciata ad Adnkronos a margine del panel ‘I doveri della cultura’ che si è svolto nella seconda giornata della Buchmesse 2024, al padiglione Italia Ospite d’Onore.

Marramao ha evidenziato l’importanza storica e culturale di Germania e Italia, due nazioni che, nonostante le loro esperienze tragiche e le loro complicate eredità storiche, hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo della cultura europea. La riflessione del filosofo sottolinea come, al di là delle atrocità del fascismo, sia cruciale riconoscere il valore culturale che queste nazioni hanno portato nel corso dei secoli.

Durante il panel, Marramao ha affrontato anche il tema dei doveri della cultura nella società contemporanea, sottolineando il ruolo fondamentale della cultura come elemento di coesione e di identità. Ha argomentato che la cultura non deve solo essere vista come un campo di studio accademico, ma come un elemento vitale che ha il potere di unire le persone e di promuovere il dialogo tra diverse tradizioni e storie.

In un contesto come quello della Buchmesse, Marramao ha parlato dell’importanza di valorizzare il patrimonio culturale e letterario, evidenziando come la promozione della cultura non possa prescindere da una riflessione critica sul passato, che deve essere affrontato con responsabilità e consapevolezza. La cultura deve fungere da ponte tra le generazioni, permettendo una comprensione più profonda delle lezioni della storia.

In conclusione, il filosofo ha esortato a guardare al futuro con speranza, suggerendo che solo attraverso una valorizzazione autentica della cultura e un impegno collettivo per preservare e promuovere i nostri patrimoni culturali, possiamo costruire una società più giusta e coesa. La sua intervento si è rivelato una celebrazione della ricchezza culturale di Germania e Italia, ma anche un invito a prendere consapevolezza dei legami che uniscono tutte le culture europee.

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