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mercoledì, Novembre 6, 2024
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Solo il 10% dei migranti espulsi: la crisi nei CPR

Nel 2023, dai Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), sono stati rimpatriati solo 2.987 migranti con un provvedimento di espulsione, ovvero il 10% del totale di 28.347 espulsioni. Complessivamente, i rimpatri ammontano a 4.267 e comprendono gli stranieri rimpatriati ai confini, negli aeroporti o direttamente dalle Questure. Questi dati provengono dal report “Trattenuti 2024” di ActionAid e dell’Università di Bari, che analizza il sistema di detenzione per ilm rimpatrio dal 2014 al 2023, denunciando l’inefficienza degli spazi e una politica del Cpr considerata fallimentare.

Il costo annuale per ogni posto nel Cpr di Brindisi supera i 71.500 euro, con una spesa complessiva del sistema di 39 milioni di euro nell’ultimo biennio. La spesa media annua di una struttura detenitiva è di 1 milione e 760 mila euro, mentre il costo medio annuo di un posto arriva a quasi 29.000 euro, cifre che non includono le spese accessorie. La situazione è paradossale nei Cpr: nel Cpr di Macomer, il costo per garantire vitto e alloggio delle forze dell’ordine è superiore al costo di gestione del centro stesso, con oltre 5 milioni e 800 mila euro spesi tra il 2020 e il 2023. Questo porta il costo medio a superare i 52.000 euro nel 2023.

A Palazzo San Gervasio, si spendono mediamente 680.000 euro l’anno per vitto e alloggio delle forze dell’ordine, sommati ad altri costi di gestione che portano a un costo medio di oltre 45.000 euro per posto. ActionAid evidenzia l’incontrollabilità dei costi in centri privi di regole, con quasi 93 milioni di euro spesi dal 2018 al 2023, di cui oltre 33 milioni per manutenzione, per la maggior parte straordinaria a seguito di danni.

Il report indica che il prolungamento dei tempi di trattenimento porta a un aumento significativo delle spese per manutenzione straordinaria: nel 2018, a una permanenza media di 33 giorni, i costi erano di quasi 1.3 milioni di euro; nel 2022, con una durata media di 40 giorni, i costi sono saliti a 9.6 milioni, evidenziando così l’inefficienza e i costi insostenibili del sistema di detenzione per migranti.

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