Il cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare rappresentano una sfida significativa per la nazione Shinnecock, una tribù di New York con circa 1.600 membri, di cui quasi metà vive in una riserva di 300 ettari sulla baia di Shinnecock. Questo territorio comprende circa 250 abitazioni, di cui 50 sulla costa, ora a rischio immediato a causa delle mareggiate sempre più frequenti e dei crescenti allagamenti. Il piano di adattamento climatico della tribù, risalente al 2013, prevedeva già gravi inondazioni, con circa metà della riserva allagata dopo eventi di tempesta entro il 2050; da allora, le previsioni sono peggiorate.
Per affrontare queste sfide, gli Shinnecock hanno adottato diverse misure. Hanno piantato erba da spiaggia per rinforzare le dune e stanno sviluppando barriere coralline per attenuare l’energia delle maree. Tuttavia, queste strategie potrebbero rivelarsi insufficienti se il ritmo del cambiamento climatico non rallenta. Oltre ai rischi legati all’acqua, la comunità è circondata da residenze multimilionarie a Southampton, a pochi metri dal confine della nazione Shinnecock.
Da quasi 400 anni, gli Shinnecock lottano per mantenere il loro territorio, ma la situazione attuale li costringe a considerare la possibilità di un “ritiro gestito”. Questa strategia implica il trasferimento di persone o comunità lontano da aree vulnerabili agli impatti climatici. Mentre la tribù affronta il cambiamento climatico, sta anche considerando l’espansione del proprio territorio, dato che si prevede che tra il 7 e il 15 percento della loro terra attuale sarà sommerso dall’acqua entro il 2050 e il 2100.
Nel contesto più ampio degli Stati Uniti, circa 129 milioni di americani vivono in zone costiere, e si stima che il livello medio del mare potrebbe aumentare di mezzo metro fino a due metri entro il 2100 rispetto all’anno 2000. L’innalzamento del mare preannuncia che milioni di persone dovranno traslocare, con impatti devastanti su infrastrutture come strade e scuole. Entro il 2050, ci si aspetta che eventi di inondazione dannosa diventino dieci volte più frequenti, un problema che colpirà molte comunità costiere già a rischio.