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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Scadenza del 30 novembre: Strategie per Ridurre le Tasse

A partire dal 30 novembre, una nuova disposizione prevista nella legge di bilancio consente a persone fisiche, società semplici e enti non commerciali di effettuare rivalutazioni per neutralizzare le plusvalenze derivanti dalla vendita di beni come titoli, quote e terreni. Questa opportunità consente di pagare una tassa più contenuta ora, evitando un’imposta prevedibilmente più alta in futuro.

La rivalutazione dei beni permette, in sostanza, di ridurre o eliminare l’impatto fiscale sui guadagni realizzati dalla vendita. Quando un contribuente vendere un bene a un prezzo superiore a quello di acquisto, genera una plusvalenza, soggetta a imposte elevate. Rivalutando i beni al loro valore attuale tramite una perizia e pagando un’imposta sostitutiva, il contribuente può aggiornare il valore fiscale dei beni da vendere. Così, la plusvalenza tassabile verrà calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita e il nuovo valore rivalutato, riducendo l’importo dell’imposta.

L’imposta sostitutiva è fissata al 16%, e il pagamento deve avvenire il 30 novembre ogni anno. Questa misura, secondo il Governo, mira a rendere più chiari i procedimenti di rivalutazione e a semplificare il processo per i contribuenti, garantendo al contempo trasparenza fiscale.

Il processo contabile è cruciale per aggiornare il valore di beni cedibili. Ad esempio, se un contribuente ha acquistato azioni per 50.000 euro dieci anni fa e il loro valore attuale è 100.000 euro, deve aggiornare il valore contabile prima di procedere alla vendita. Questo consente che le plusvalenze siano calcolate secondo il valore di mercato attuale, riducendo così l’imposta sulle plusvalenze.

Attualmente, per gli strumenti finanziari ordinari, la normativa prevede un’imposta del 26% sui guadagni da vendita, mentre per le plusvalenze derivanti da criptovalute, l’imposta è elevata al 42%. È necessario disporre di una perizia per attestare il valore attuale del bene prima di procedere con la rivalutazione. Solo dopo tale aggiornamento, il 30 novembre, si potrà versare l’imposta sostitutiva del 16% e registrare il nuovo valore nei bilanci o nelle dichiarazioni dei redditi.

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