Il cyber-dossieraggio è emerso come un vasto mercato di dati riservati a Milano, rivelando la competizione tra aziende e un’operazione di spionaggio condotta da un’ex figura delle forze dell’ordine, Carmine Gallo. Questo sistema di dossieraggio, che operava da un ufficio vicino al Duomo, ha effettuato migliaia di accessi abusivi ai dati personali di politici, manager, artisti, banchieri e molti altri. Al riguardo, l’inchiesta della DDA di Milano e della DNA ha portato all’arresto di quattro persone e ha identificato 51 indagati con 45 accuse collegate a un’associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo ai sistemi informatici.
Le informazioni trafugate ricoprivano una vasta gamma, tra cui conti correnti, precedenti penali e dati fiscali e sanitari. Queste informazioni venivano poi vendute a grandi aziende e studi legali con l’obiettivo di influenzare le decisioni aziendali o ostacolare la concorrenza. La gravità della situazione è sottolineata dalle dichiarazioni del ministro Nordio, il quale ha evidenziato l’assenza di sicurezza nei dati personali dei cittadini, un problema amplificato dalla mancanza di tecnologie adeguate per contrastare il crimine informatico.
La crescita del cyber spionaggio in Italia è preoccupante, con numerosi casi di accesso illecito a informazioni riservate. Tra questi, si ricordano il caso di Pasquale Striano, coinvolto in un’inchiesta per accessi abusivi, e Carmelo Miano, che ha violato per anni i server del Ministero della Giustizia. Anche Vincenzo Coviello, un bancario dell’Intesa San Paolo, ha curiosamente esaminato i dati di oltre 3.500 clienti, dimostrando quanto possa essere vulnerabile il settore bancario.
Il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha avviato un’indagine sul caso di Milano, mentre la Commissione Antimafia attende di verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata. Questa vicenda è solo all’inizio e solleva importanti questioni sulla necessità di un miglioramento delle misure di sicurezza digitale in un paese afflitto da reti di spionaggio e accessi non autorizzati. La questione del cyber-dossieraggio mette in evidenza un mercato nero di dati sensibili che richiede un’adeguata risposta legislativa e tecnologica.