Due degli arrestati nell’indagine sul dossieraggio a Milano hanno dichiarato di aver violato un indirizzo e-mail assegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nella richiesta di arresto, gli inquirenti descrivono come inquietante una conversazione del 13 ottobre 2022 tra Carmine Gallo, un ex poliziotto in regime di arresti domiciliari, e Nunzio Samuele Calamucci, presunto capo di un’associazione a delinquere. Durante la conversazione, Calamucci riferisce di aver ricevuto informazioni da un amico del gruppo denominato “Campo Volo” riguardo alla clonazione o uso abusivo dell’account del presidente, affermando di aver inviato report a diverse persone, incluso Mattarella.
Inoltre, il presidente del Senato Ignazio La Russa è un altro obiettivo dell’associazione criminale che si occupava del furto di dati. Un passaggio della richiesta di arresto menziona il presidente della Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, che ha chiesto un report su La Russa. Una conversazione del 19 maggio 2023 tra Calamucci e Pazzali evidenzia la pianificazione di un report, in cui discutono dell’età e delle informazioni per La Russa e suo figlio Geronimo. Pazzali chiede ulteriori dettagli circa i dati e la situazione di salute e residenza del presidente.
La Russa ha espresso il suo disgusto per il presunto spionaggio nei confronti dei suoi figli, Geronimo e Leonardo, sottolineando l’ingiustizia di essere puniti per il loro cognome. Intanto, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dato istruzioni al Capo della polizia, Vittorio Pisani, per verificare possibili accessi abusivi ai dati del Ministero dell’Interno. Questo rientra in un’operazione già avviata, con una commissione di esperti che sta lavorando al Viminale per rafforzare le misure di sicurezza informatica e prevenire ulteriori intrusioni nelle banche dati.
Le indagini rappresentano un grave allerta per la sicurezza delle informazioni riservate, specialmente per figure pubbliche di alto rilievo come il Presidente della Repubblica e il Presidente del Senato, alimentando preoccupazioni sui possibili scenari futuri derivanti da tali atti illeciti.
