Mettersi d’accordo con il postino per la consegna della posta, sia ordinaria che raccomandata, è un’azione rischiosa e illegale. In molte piccole comunità e anche in alcune aree delle città, il postino è visto come una figura amichevole, rendendo tentatrice l’idea di istruirlo su come gestire le consegne per facilitare l’organizzazione personale. Tuttavia, questo comportamento è illecito e potrebbe portare a sanzioni, anche se il destinatario non intende violare la legge. La consegna di raccomandate può generare ansia, in quanto spesso contengono documenti importanti, come avvisi di pagamento, multe o citazioni legali. Esiste inoltre il rischio che, se il debito non viene notificato per un certo periodo, possa cadere in prescrizione.
Tentare di convincere il postino a non consegnare determinate lettere, in particolare raccomandate o atti giudiziari, è considerato un reato, specificamente un reato di corruzione. Chi si accorda con il postino per evitare di ricevere avvisi di pagamento o ingiunzioni legali rischia conseguenze legali severe. Sebbene il postino non sia un pubblico ufficiale, è un incaricato di pubblico servizio, e accettare compensi o vantaggi per non eseguire un servizio rappresenta un reato di corruzione. Questa violazione della legge può comportare pene severe, come la reclusione da sei a dieci anni.
Anche il destinatario della posta è a rischio, soprattutto se propone formalmente una forma di corruzione, come offrire una mancia per il non servizio fornito dal postino. Concludendo, sia chi paga il postino per evitare la consegna di lettere, sia il postino stesso, commettono correntemente lo stesso reato di corruzione, con le stesse conseguenze legali, inclusa la reclusione. È dunque fondamentale comprendere le gravi implicazioni Legali associate a questa pratica, che non solo danneggia il sistema di consegna della posta, ma può anche compromettere le vite di coloro che vi partecipano, rendendo chiara l’importanza di rispettare le procedure corrette nella ricezione della corrispondenza.