Divulgare la cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale è fondamentale per compiere scelte consapevoli e adatte agli obiettivi personali e familiari. Poste Italiane partecipa così all’iniziativa “Il Mese dell’Educazione Finanziaria 2024”, che si svolge dall’1 al 30 novembre e promossa dal Comitato Edufin. Questa è la più grande manifestazione italiana di educazione finanziaria, giunta alla settima edizione.
Poste Italiane punta sull’educazione finanziaria come strumento essenziale per garantire che i cittadini gestiscano efficacemente il proprio budget, proteggano il patrimonio e pianifichino il futuro. Il tema centrale dell’edizione 2024 è “Educazione finanziaria: oggi per il tuo domani”, che sottolinea l’importanza delle conoscenze finanziarie. Due eventi principali sono la Settimana dell’educazione previdenziale, dal 18 al 24 novembre, e la Giornata dell’educazione assicurativa, insieme alla Giornata della Legalità Finanziaria, promossa dal Comitato Edufin e dalla Guardia di Finanza, rivolta in particolare ai giovani delle scuole.
Il programma di eventi proposti da Poste Italiane è ricco: il 13 novembre si tiene a Firenze il convegno “EDUFinTOUR”, dedicato alla gestione dell’economia personale e familiare. Il 19 e il 21 novembre si svolgeranno 4 webinar sulla previdenza, con interpreti LIS e sottotitoli. Durante la Giornata dell’educazione assicurativa si terranno ulteriori webinar sulla protezione, e in occasione della Giornata della Legalità Finanziaria, la sezione web di Educazione Finanziaria si arricchirà di guide digitali e quiz per i più giovani.
In un contesto di incertezza economica, caratterizzato da inflazione e mercati volatili, Poste Italiane vuole informare i cittadini e aiutarli a prendere decisioni più consapevoli. Nonostante gli italiani abbiano uno dei patrimoni più alti d’Europa, evidenziano una scarsa propensione all’investimento. Ciò espone i risparmi al rischio di deterioramento a causa dell’inflazione. Inoltre, il settore assicurativo e previdenziale presenta lacune significative, con i premi assicurativi non auto che rappresentano solo l’1% del PIL, e meno del 6% delle abitazioni coperte contro rischi naturali. Solo il 26,7% degli italiani contribuisce a fondi pensione, lasciando molti vulnerabili a una riduzione del tenore di vita in vecchiaia, nonostante l’aumento dell’aspettativa di vita.