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domenica, 24 Novembre, 2024
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Avetrana: Qui Non È Hollywood

In seguito a un provvedimento del Tribunale di Taranto e in attesa dell’udienza del 5 novembre, Groenlandia e Disney annunciano che la serie precedentemente conosciuta come ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’ cambierà titolo, diventando ‘Qui non è Hollywood’. La serie sarà disponibile in Italia a partire dal 30 ottobre su Disney+. Diretta dal regista Pippo Mezzapesa, che ha co-scritto la sceneggiatura con Antonella W. Gaeta, Davide Serino, Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, è prodotta da Matteo Rovere della Groenlandia.

Il cast include Vanessa Scalera nel ruolo di Cosima Misseri, Paolo De Vita come Michele Misseri, Giulia Perulli nei panni di Sabrina Misseri, Imma Villa come Concetta Serrano e Federica Pala nel ruolo di Sarah Scazzi. Anna Ferzetti interpreta la giornalista Daniela, Giancarlo Commare è Ivano, mentre Antonio Gerardi ricopre il ruolo del Maresciallo Persichella. La serie trae ispirazione dal libro ‘Sarah la ragazza di Avetrana’, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, pubblicato da Fandango Libri. La colonna sonora finale è ‘La Banalità del Malè’, composta e interpretata da Marracash, in collaborazione con il produttore Marz.

Il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha dichiarato che il cambiamento di nome della serie ha preservato l’immagine della comunità, e ha sottolineato l’importanza di continuare a proteggere i diritti dei suoi concittadini. Iazzi aveva inizialmente promosso un ricorso legale, ritenendo dannoso per il suo paese l’associazione con la serie. Ha affermato che è fondamentale rimuovere il nome ‘Avetrana’ da qualsiasi pubblicità legata al progetto, data la gravità dei fatti di cronaca associati. Ha anche evidenziato il grande sostegno della comunità, citando l’hashtag “#IOSonoAvetrana non solo un nome”, che dimostra il forte senso di appartenenza della popolazione.

Il sindaco ha riconosciuto che la casa produttrice e Disney Plus hanno accolto il fondamento della loro richiesta cautelare, portando alla sospensione della prima messa in onda della serie, prima di riprogrammare la trasmissione con il nuovo titolo. Infine, Iazzi ha sottolineato che si tratta di un caso unico in Italia, distinto da altri casi analoghi per le circostanze particolari legate alla vicenda.

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