L’Humanitas di Rozzano, insieme agli ospedali pubblici di Ancona e Careggi a Firenze, è stato segnalato come uno dei tre migliori ospedali italiani. Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), ha sottolineato che l’obiettivo della valutazione non è quello di premiare o penalizzare le strutture, ma di promuovere il miglioramento dell’assistenza sanitaria. Il report ha esaminato le performance di vari ospedali, sia pubblici che privati, in sette aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, e osteomuscolare. L’Humanitas si conferma ospedale d’eccellenza per il terzo anno consecutivo, con risultati eccellenti in otto aree monitorate.
La classifica, basata su un’analisi con il sistema del treemap, ha evidenziato anche il miglioramento dell’ospedale di Ancona, che ha ottenuto risultati elevati in sette aree, e l’ospedale Careggi di Firenze, che ha raggiunto standard di eccellenza in tutte le otto aree considerate. Dopo le difficoltà dovute alla pandemia, i ricoveri in Italia sono in aumento, con quasi 8 milioni di ricoveri nel 2023, un incremento di 312.000 rispetto all’anno precedente, riportando i numeri ai livelli pre-Covid. Tuttavia, il report ha evidenziato che, nella maggior parte delle strutture, coesistono aree di alta qualità insieme a zone di bassa qualità.
In particolare, per le cure oncologiche, è emersa una frammentazione in strutture con volumi di attività insufficienti per offrire le migliori esperienze. Questo è vero anche per quanto riguarda l’assistenza materno-infantile, con un terzo dei punti nascita che non raggiunge la soglia minima di sicurezza di 500 parti all’anno. L’analisi del Programma nazionale esiti ha valutato le performance di 1.363 ospedali attraverso 205 indicatori, evidenziando la gestione delle fratture del femore come un esempio significativo per il recupero autonomo dei pazienti. Nel 2023, 95.808 pazienti sono stati operati per fratture del femore, con un aumento della tempestività degli interventi, anche se molti ospedali non superano la soglia del 60% per le operazioni effettuate entro 48 ore. Nel Centro-Sud, tuttavia, si trovano quattro delle migliori strutture, tra cui l’Ospedale Umberto I a Siracusa e il Pertini di Roma.