La tragica morte della giovane Matilde Lorenzi riporta alla memoria la scomparsa del talentuoso sciatore Leonardo David nel 1985, avvenuta dopo una caduta a Lake Placid. Tuttavia, il noto sciatore Piero Gros sottolinea che le due vicende non sono comparabili. Matilde ha subito un incidente, ma Gros non è certo che sia andata in coma, a differenza di David. Quest’ultimo aveva già accusato un incidente a Cortina d’Ampezzo due settimane prima della caduta fatale, che gli era stata fatale a causa di un edema cerebrale non individuato.
Gros ricorda un episodio in cui David, dopo la caduta durante una prova di sci, si era rialzato, ma aveva ceduto subito dopo al traguardo, istante che segnò l’inizio della sua lunga lotta. Nonostante i soccorsi siano stati tempestivi, l’ischemia cerebrale che ne seguì gli causò sei anni di coma, terminati con la sua morte.
Per quanto riguarda Matilde, Gros osserva che il contesto attuale dello sci è diverso: la velocità e le condizioni delle piste possono risultare insidiose. La caduta di Matilde è stata causata da un impatto con il terreno, ma Gros non può confermare l’entità del danno subito. Nonostante le similitudini tra le sue cadute e quelle di David, egli è fermo nel sostenere che non esiste una reale analogia tra le due situazioni.
La triste vicenda di Matilde, come quella di David, mette in evidenza la crudeltà e l’imprevedibilità del destino nel mondo dello sport. La comunità sciistica è in lutto e si unisce nel dolore per la perdita di una giovane promessa, rendendo omaggio alla sua memoria, consapevole del rischio che comporta praticare questo sport a livelli elevati. L’intera comunità esprime sentimenti di tristezza e solidarietà per la famiglia di Matilde, riflettendo sull’inevitabile fragilità della vita e sulla necessità di mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita in circostanze simili.