Si sono svolti questa mattina i funerali di Matilde Lorenzi, giovane sciatrice di 19 anni tragicamente scomparsa in un incidente durante gli allenamenti. La cerimonia è avvenuta nella parrocchia San Lorenzo di Giaveno, con la famiglia in lutto. La madre, Elena, ha espresso il proprio dolore e riconoscenza, affermando che Matilde ha donato tanto alla sua famiglia e la invitando a continuare a sciare anche dall’aldilà. Il padre Adolfo ha richiamato l’attenzione sul tema della sicurezza sugli impianti, sottolineando l’importanza di un progetto per migliorare la sicurezza sulle piste, a memoria della figlia.
Anche la sorella Titti ha condiviso il proprio affetto per Matilde, descrivendola come una guida nelle sue scelte e augurandole una “buona discesa libera”. Durante l’omelia, monsignor Alessandro Giraudo ha paragonato Matilde a una luce che ora brilla infinitamente, invitando tutti a cercare questa luce, simbolo di vita e speranza.
Un sci con il nome di Matilde e una bandiera tricolore sono stati posti sull’altare accanto alla bara, accolta da una comunità numerosa venuta a rendere omaggio alla giovane atleta. Presenti anche figure istituzionali e rappresentanti dell’Esercito, con cui Matilde era tesserata. La cerimonia è stata segnata da un forte lutto cittadino.
Matilde Lorenzi era un’atleta promettente, originaria di Villarbasse, e l’incidente è avvenuto mentre scendeva lungo la pista Grawand G1. Durante la discesa, ha perso il controllo e ha sbattuto il volto sul terreno ghiacciato, venendo successivamente soccorsa in condizioni critiche. La dinamica dell’incidente non ha evidenziato responsabilità da parte dei gestori della pista, né è stata aperta un’indagine, ritenendosi si sia trattato di un tragico incidente.
La sorella Lucrezia ha ricordato Matilde come una persona determinata e affettuosa e ha espresso l’intenzione di avviare campagne per sensibilizzare sulla sicurezza sciistica. Matilde era molto legata allo sci, avendo ottenuto importanti risultati, tra cui titoli italiani e buone prestazioni a livelli internazionali. Il suo legame con questo sport era profondo, e il ricordo delle sue passioni continuerà a vivere tra coloro che le volevano bene.
