A settembre 2024, il tasso di disoccupazione in Italia rimane stabile al 6,1%, mentre quello giovanile registra un aumento al 18,3%, con un incremento di 0,3 punti percentuali. Questo dato è stato comunicato dall’Istat nel report relativo agli occupati e disoccupati. Nel terzo trimestre dell’anno, si segnala un incremento del numero di occupati dello 0,4%, corrispondente a +84mila unità, indicando una crescita rispetto al secondo trimestre. Tuttavia, tale aumento dell’occupazione è accompagnato da una diminuzione del numero dei disoccupati, che cala dell’8,5% (-147mila unità), e da un incremento degli inattivi, che cresce dell’1,1% (+138mila unità). Gli inattivi sono coloro che non hanno un lavoro e non lo cercano attivamente.
Nonostante la crescita occupazionale nel trimestre, a settembre si registra una diminuzione del numero di occupati rispetto ai tre mesi precedenti, con un calo dello 0,3% (-63mila unità), portando il totale a 23 milioni 983mila. Questa diminuzione interessa sia i lavoratori permanenti che quelli a termine. Tuttavia, rispetto a settembre 2023, il numero totale di occupati è aumentato di 301mila unità (+1,3%). Questo incremento è la somma dell’aumento dei lavoratori permanenti (+331mila) e degli autonomi (+81mila), mentre si nota una diminuzione dei lavoratori a termine (-110mila).
A livello mensile, il tasso di occupazione scende leggermente al 62,1%, subendo una flessione di 0,1 punti percentuali. Questi dati suggeriscono una situazione complessa nel mercato del lavoro italiano, con segnali di crescita occupazionale rispetto a un anno fa, ma con fluttuazioni nel breve termine che indicano una maggiore instabilità. Il contesto evidenzia la necessità per i policymakers di affrontare le sfide riguardanti la disoccupazione giovanile e il crescente numero di inattivi, per favorire una ripresa sostenibile e inclusiva nel mercato del lavoro.