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Mi considerano un folle per aver preso un ergastolano

Egidio Fiandino, titolare di un’azienda agricola piemontese con una lunga tradizione, ha assunto Giovanni, un ex detenuto che ha scontato oltre trenta anni di carcere. Fiandino, assieme al cugino, gestisce l’azienda a Villafalletto, nota per la produzione di burro e formaggi con metodo tradizionale. Giovanni, proveniente dalla provincia di Palermo, inizia il lavoro uscendo dal carcere di Saluzzo ogni mattina e tornandoci nel tardo pomeriggio. Il suo reinserimento è stato possibile grazie all’associazione “Seconda Chance”, fondata dalla giornalista Flavia Filippi, che offre opportunità lavorative a detenuti con buon comportamento.

Fiandino spiega che le agevolazioni fiscali per le assunzioni in questo contesto sono un aspetto secondario per lui; ciò che conta è il bisogno di aiuto nell’azienda. Dopo un colloquio con Giovanni, ha deciso di dargli una possibilità, focalizzandosi sulle capacità lavorative piuttosto che sul passato. Giovanni si occupa di attività che non comportano elevate responsabilità, come la pulizia e il confezionamento dei formaggi, e Fiandino nota il suo buon comportamento e capacità di socializzare con gli altri dipendenti.

Paolo De Chiesa, un noto giornalista e amico di Fiandino, ha avuto un ruolo fondamentale nel contesto di questa storia. Dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto da Filippi, De Chiesa ha costruito un legame tra Fiandino e Giovanni, ravvisando nelle parole di quest’ultimo una dignità che non deve essere mai persa, a prescindere dal suo passato. De Chiesa, che è anche un ex campione di slalom speciale, è rimasto colpito dalla storia di Giovanni e dalla sua autenticità.

Giovanni, ora in un ambiente di lavoro positivo, sta dimostrando impegno e dedizione, mentre De Chiesa si mostra soddisfatto di come stanno andando le cose per entrambi. Egidio Fiandino spera che la sua iniziativa possa ispirare altri imprenditori a dare opportunità simili a persone che, nonostante gli errori del passato, possono rivelarsi risorse preziose. La storia di Giovanni rappresenta non solo un cambio di vita per lui ma anche un esempio di come il reinserimento sociale di ex detenuti possa avvenire attraverso la solidarietà e la collaborazione tra le persone.

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