Con le tensioni tra governo e magistratura ancora presenti, è ripartita la missione Albania, con la nave della marina militare Libra in partenza dal porto di Messina per il trasferimento di migranti nei centri albanesi. La nave sarà operativa nel Mediterraneo centrale nei prossimi giorni. Il governo italiano non si ferma, nonostante la recente decisione del tribunale di Roma che ha negato la convalida del trattenimento di 12 migranti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader. Tale pronuncia ha sollevato forti reazioni sui social, culminate in minacce di morte nei confronti della giudice Silvia Albano, costretta a ricevere protezione per la sua sicurezza.
La nave Libra ha come obiettivo il monitoraggio del flusso di arrivi di migranti, che sono stati limitati negli ultimi giorni a causa del maltempo, con solo 300 arrivi negli ultimi dieci giorni. I migranti raccolti saranno trasferiti nell’hotspot di Shengjin, rispettando il protocollo concordato con il governo di Tirana. Il governo italiano, nel frattempo, non attende il pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul decreto relativo ai “Paesi sicuri”, una scelta criticata dalle ONG, che la definiscono una mera operazione di facciata.
Le criticità sono amplificate dal recente decreto-legge che ha ampliato la lista dei Paesi considerati sicuri, comprendendo nazioni come Egitto, Bangladesh e Tunisia, paesi di origine di molti migranti. I giudici di Bologna hanno chiesto chiarimenti all’UE sulla definizione di “Paese sicuro” e sul rispetto delle normative europee rispetto a quelle nazionali. Tale iniziativa ha scatenato la reazione delle forze di governo e ha portato l’Associazione Nazionale dei Magistrati (ANM) a organizzare un’assemblea straordinaria a sostegno dei colleghi.
Il presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, ha espresso preoccupazione riguardo agli attacchi personali ai magistrati e ha auspicato un ritorno al rispetto del ruolo costituzionale della giurisdizione. Anche gli avvocati penalisti hanno preso parola, definendo impossibile interpretare la decisione dei giudici come un attacco alla politica. Si prevede che il trasferimento dei migranti riprenderà presto, con fissazione di udienze di convalida presso il tribunale di Roma, dove la giudice Silvia Albano continua a ricevere minacce.