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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Influenza Australiana: Rischi, Preoccupazioni e Strategie di Prevenzione

L’influenza australiana, causata dal virus H3N2, è stata isolata in Australia e ha suscitato preoccupazione anche in Italia, con casi già identificati in Lombardia, Piemonte e Lazio. Un uomo a Genova è stato ricoverato per questa variante influenzale, la quale ha dimostrato di essere particolarmente aggressiva, provocando nell’emisfero sud l’epidemia più grave degli ultimi dieci anni, con un alto numero di ricoveri in terapia intensiva. I sintomi dell’influenza australiana si presentano come quelli delle influenze stagionali, comprendendo febbre alta (oltre 38°C), brividi, dolori muscolari, stanchezza e sintomi respiratori come tosse secca e mal di gola. In alcuni pazienti si sono manifestati anche disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea.

Uno degli aspetti più preoccupanti dell’H3N2 è la sua capacità di causare complicanze gravi, specialmente tra i gruppi vulnerabili, come bambini, anziani e pazienti con patologie croniche. Si segnalano anche sintomi neurologici, tra cui mal di testa intenso e confusione, fino a forme gravi quali encefaliti e convulsioni, rendendola una minaccia sia per la salute respiratoria sia per il sistema nervoso centrale.

Il trattamento dell’influenza australiana si concentra sul riposo e sulla reidratazione per prevenire la disidratazione. I farmaci antinfiammatori come ibuprofene e ketoprofene possono alleviare dolori e sintomi, mentre il paracetamolo è utile per controllare la febbre. Gli antivirali devono essere utilizzati solo sotto supervisione medica, mentre gli antibiotici risultano inefficaci contro i virus influenzali.

La prevenzione rappresenta la chiave per affrontare l’influenza australiana, con il vaccino antinfluenzale considerato la migliore difesa. L’AIFA e l’EMA hanno approvato diversi vaccini aggiornati secondo le raccomandazioni dell’OMS. In Italia, la vaccinazione è consigliata e gratuita per i gruppi a rischio, tra cui over 60, donne in gravidanza, e soggetti con malattie croniche. Le campagne di vaccinazione sono già in corso in molte regioni per ridurre l’impatto di questa influenza, auspicando una maggiore protezione della popolazione.

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