Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, sta proponendo un emendamento alla Legge di Bilancio per tassare i giganti del web, come Amazon e Facebook, che attualmente pagano tasse tra lo 0 e il 2%. L’obiettivo di Gasparri è quello di recuperare fondi per sostenere la stampa, sia quella cartacea che online, in un momento di crisi per il settore. Gasparri sottolinea che è necessario “tagliare le unghie” a queste grandi aziende, poiché la loro imposizione fiscale è “ridicola” rispetto ai loro enormi profitti.
Secondo Gasparri, la Ragioneria dello Stato ha commesso un errore a favore dei grandi colossi e contro i piccoli, e per questo motivo la legge va riscritta. Egli sostiene che, mentre le piccole imprese, gli agricoltori e le famiglie sono costrette a pagare le tasse in modo equo, le grandi aziende continuano a beneficiare di vantaggi fiscali che alterano l’equilibrio economico. Con il passaggio all’era digitale, Gasparri avverte che se i grandi nomi della tecnologia non contribuiscono, saranno le piccole realtà a sostenere il peso fiscale.
Il suo attacco non è solo mirato a una maggiore giustizia fiscale, ma anche a una protezione per i settori meno tutelati, i quali hanno bisogno di supporto in un contesto economico sempre più difficile. La proposta di Gasparri mira quindi a riequilibrare la situazione, affinché anche i giganti del web riconoscano il loro ruolo nell’economia italiana e contribuiscano adeguatamente alle tasse.
In conclusione, l’intento di Gasparri è chiaro: rafforzare la posizione dell’editoria nazionale e garantire un trattamento equo tra le piccole e le grandi imprese, perché queste ultime non possano continuare a prosperare senza un adeguato onere fiscale. L’auspicio è di utilizzare le risorse recuperate per finanziare aiuti alla stampa, che sta attraversando un periodo di grande crisi.