È stato un weekend difficile per gli arbitri in Italia, segnato da molti errori, alcuni dei quali sono stati anche riconosciuti dai vertici dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Tra le decisioni più controverse spicca quella del match Monza-Milan, dove l’arbitro Feliciani ha annullato un gol ai brianzoli per un presunto fallo di Bondo su Theo Hernandez, scatenando polemiche accese.
Antonio Cassano, ex calciatore, ha commentato la situazione in modo critico durante il programma “Viva el Futbol”, definendo l’annullamento del gol del Monza “uno schifo”. Cassano ha messo in discussione la correttezza dell’arbitro e ha espresso dubbi sulla professionalità del suo operato, chiedendosi cosa sarebbe successo se le circostanze fossero state inverse. Ha insinuato l’idea di una possibile malafede nell’arbitraggio. Cassano ha poi evidenziato che, dopo aver rilevato il fallo, l’arbitro ha comunque permesso il prosieguo dell’azione fino al gol di Dany Mota.
Il commentatore sportivo ha continuato la sua critica, richiamando l’attenzione su un secondo episodio sfortunato capitatogli al Monza, aggiungendo che ci sono stati altri casi simili in diverse partite. Ad esempio, ha citato un episodio della Roma, dove Baldanzi è stato atterrato senza che venisse fischiato alcun fallo. Cassano ha posto domande sullo stato attuale dell’arbitraggio, citando anche situazioni come quella accaduta a Verona, dove un difensore ha colpito un avversario senza conseguenze, mentre un gol è stato concesso. “Qual è la logica dietro queste decisioni?”, si è chiesto Cassano.
Infine, ha ricordato il famoso gol di Muntari, che nel 2012 costò uno scudetto al Milan, per far notare come le decisioni arbitrali possano avere un impatto significativo sul destino delle squadre. L’intervento di Cassano evidenzia una crescente frustrazione nei confronti dell’arbitraggio e una domanda generale sulla trasparenza e l’equità delle decisioni in campo. La situazione si fa sempre più critica, con la speranza che vi sia una maggiore attenzione e professionalità da parte degli arbitri nel futuro.
