In un anno elettorale caratterizzato da un grande afflusso di votanti, TikTok ha elaborato un piano dettagliato, investendo ingenti risorse per garantire informazioni sicure e corrette agli utenti. Il progetto prevede collaborazioni con esperti e 19 organizzazioni di fact-checking a livello globale, con l’obiettivo di realizzare campagne di alfabetizzazione mediatica contro la disinformazione e per l’identificazione di contenuti creati con intelligenza artificiale. TikTok ha anche designato esperti consacrati a rilevare, interrompere e anticipare comportamenti ingannevoli. La piattaforma ha inviato comunicazioni riguardanti le rimozioni delle reti di influenza, al fine di assicurare trasparenza nell’uso del servizio. Nel 2024, TikTok ha dichiarato di aver lavorato attivamente per identificare tentativi di influenza occulta, rivelando in un post del blog che nei primi quattro mesi dell’anno ha identificato 15 operazioni di influenza e rimosso oltre 3.000 account ad esse associate.
In collaborazione con l’organizzazione non-profit Democracy Works, TikTok ha facilitato l’accesso della community a informazioni affidabili sulle elezioni, includendo aggiornamenti come FAQ sul voto da fonti autorevoli. Inoltre, ha avviato una partnership con l’Associated Press per rendere disponibili i risultati delle elezioni in tempo reale all’interno della app. L’azienda ha dichiarato di aver investito 2 miliardi di dollari in questo sforzo. Anche Meta ha attuato misure per combattere la disinformazione durante il periodo elettorale, soprattutto in seguito agli eventi del 2016, quando post provenienti da agenti russi inondarono Facebook con informazioni false sulla candidata democratica Hillary Clinton. Dal 2016, Meta afferma di aver investito oltre 20 miliardi di dollari in sicurezza e protezione per le elezioni globali, collaborando con fact-checker, potenziando la diffusione di account verificati ed etichettando contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Queste iniziative sono indicative di un impegno crescente da parte delle piattaforme social per affrontare il problema della disinformazione, soprattutto in un contesto elettorale in cui l’informazione corretta è fondamentale per il processo democratico.