Urbano Cairo ha dichiarato di non voler vendere il Torino FC, smentendo le voci riguardanti un interesse da parte di Red Bull. Incontrando i giornalisti dopo l’ennesima sconfitta della squadra, ha ribadito la sua posizione in modo brusco. È comprensibile che Cairo voglia mantenere il controllo del club, ma è importante riconoscere il contributo economico dei tifosi, che sostengono la squadra non solo con la presenza allo stadio ma anche attraverso acquisti di merchandising e abbonamenti. Per molti tifosi granata, il legame con il club è profondo e carico di emozioni; la maglia è considerata sacra, nonostante la sua commercializzazione.
Cairo, pur essendo un imprenditore, non sembra avere il fervore di un vero tifoso. Non ha mostrato aiuto concreto al Museo del Grande Torino, gestito da volontari appassionati. Questo è emblematico della sua gestione, durante la quale il Torino ha vissuto momenti difficili, e non è riuscito a ottenere conferme significative come trofei o una solida competitività.
Dal suo arrivo nel 2005, il club ha conosciuto umiliazioni come la retrocessione in Serie B, mentre le partecipazioni in Europa sono state rare e legate a situazioni finanziarie di altre squadre. Il bilancio dei derby gioca a sfavore del Torino, e le partite di cui i tifosi possono essere orgogliosi sono poche. Nelle due decadi di presidenza, Cairo non ha portato a casa alcun trofeo, guadagnando il disprezzo di molti tifosi che lo deridono con il soprannome di “Presiniente”.
Cairo ha acquisito il club per onorare la memoria di sua madre, che era un’appassionata tifosa, ma ora sembra che il suo impegno verso il Torino sia calato. Non c’è alcun obbligo per Cairo di mantenere la proprietà del club; è difficile comprendere perché un imprenditore di successo accetti una qualità sportiva mediocre. I tifosi desiderano di più, una squadra competitiva, chiedendo una svolta sia economica che sportiva. Dopo 19 anni di presidenza, è chiaro che ci sono necessità urgenti di cambiamento. Al momento, Cairo continua a rimanere proprietario, ma sarebbe opportuno esplorare eventuali offerte per il club, per il bene della storica squadra granata.