È crisi di governo in Germania, con il cancelliere Olaf Scholz che ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, rappresentante dei liberali. La decisione è stata presa durante trattative tese tra i partner della coalizione “semaforo” – SPD, liberali e Verdi – riguardo al bilancio. Lindner aveva minacciato di dimettersi se le riforme necessarie non fossero state approvate, suggerendo addirittura di tornare alle urne nel 2025, proposta che Scholz ha respinto, portando al suo allontanamento.
Il cancelliere ha annunciato che la fiducia nei confronti di Lindner è venuta meno a causa dei suoi continui blocchi alle politiche governative. Scholz ha evidenziato la necessità di una cooperazione responsabile, specialmente in vista delle elezioni americane, avvertendo che una politica conflittuale poteva mettere a rischio la democrazia e la coesione sociale. Lindner, secondo Scholz, aveva pubblicamente chiesto una riforma radicale, minacciando anche il sistema delle pensioni e proponendo di ritirarsi dalla transizione energetica, concetti che il cancelliere ha definito inaccettabili.
Scholz ha dichiarato che porterà a termine i suoi impegni legislativi entro il 20 dicembre e porrà una questione di fiducia a gennaio, con nuove elezioni che potrebbero tenersi a marzo 2025, se necessario. Lindner ha replicato che il cancelliere non ha dimostrato di avere la forza per un nuovo inizio per la Germania e ha rivelato di aver proposto misure economiche che sono state ignorate da SPD e Verdi.
La tensione era crescente da mesi, con Lindner e gli altri ministri liberali contrari ai piani di Scholz e dei Verdi. La crisi è stata alimentata dalle recenti sconfitte elettorali dei liberali e dalla necessità di affrontare le sfide poste dal cambiamento politico negli Stati Uniti. Scholz aveva escluso i liberali da alcuni vertici economici, aggravando la situazione.
Ora, la fiducia tra i membri della coalizione appare compromessa, con la possibilità che SPD e Verdi decidano di andare avanti con un governo di minoranza. La situazione rimane incerta e critica per il futuro del governo tedesco.