Domani, un venerdì ‘nero’ attende gli utenti dei mezzi pubblici a causa di uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati. La protesta si concentrerà a Roma, con una manifestazione prevista davanti al ministero dei Trasporti, mentre il traffico ferroviario rimarrà regolare grazie all’assenza di adesioni da parte dei dipendenti di Trenitalia, Italo e Trenord. Diverse organizzazioni sindacali, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, hanno proclamato lo sciopero per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto e per evidenziare problemi quali carenza di risorse, mancanza di politiche di programmazione, necessità di riforme nel settore e miglioramenti nella salute e sicurezza sul lavoro.
Per la prima volta in 19 anni, non ci saranno fasce orarie garantite durante lo sciopero, a rischio anche i tradizionali orari di servizio. Le sigle sindacali hanno dichiarato che, a differenza dei precedenti scioperi, non è prevista la garanzia del servizio nelle fasce orarie tutelate per i viaggiatori, ma sarà mantenuto un minimo di servizi indispensabili, come collegamenti con porti e aeroporti e trasporto per persone disabili e studenti.
L’inerzia del governo e delle associazioni datoriali nelle trattative per il rinnovo del contratto è stata fortemente criticata dai sindacati, che denunciano anche la riduzione del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, con conseguenti inefficienze come il personale insufficiente e infrastrutture obsolete che aumentano l’esasperazione degli utenti e il rischio di aggressioni nei confronti dei lavoratori.
Le modalità dello sciopero variano da città a città. A Roma, le linee A e B della metropolitana saranno garantite, ma le linee B1 e C potrebbero rimanere chiuse. A Milano, il servizio della metropolitana e alcune linee di superficie saranno attivi da inizio servizio fino alle 8:45 e dalle 15 alle 18. A Torino, tutte le linee di metro, bus e tram subiranno disagi con alcune corse garantite solo in fasce orarie limitate. A Genova, il personale rimarrà astenuto dal lavoro per l’intero turno, con una garanzia del 30% del servizio urbano durante le fasce critiche.
In generale, i disagi maggiori sono attesi nelle città di Milano, Napoli e Roma.
