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Sinner e Alcaraz in gironi diversi: i sorteggi delle ATP Finals di Torino e i match dell’azzurro su Rai

Il tennista italiano Jannik Sinner, attualmente numero uno al mondo, è stato inserito nel gruppo ‘Ilie Nastase’ delle ATP Finals insieme a Daniil Medvedev, Taylor Fritz e Alex De Minaur. Il sorteggio, avvenuto il 7 novembre a Torino, ha assegnato a Carlos Alcaraz e ad altri tennisti come Zverev, Ruud e Rublev di competere nel girone ‘John Newcombe’. Questa edizione delle ATP Finals potrebbe rappresentare un momento storico, poiché per la prima volta potrebbe emergere un ‘maestro dei maestri’ italiano. Sinner ha l’opportunità di riscattarsi dopo la finale persa l’anno scorso contro Novak Djokovic davanti ai tifosi di casa.

Le ATP Finals di quest’anno presenteranno anche i gironi di doppio, con gli italiani Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel gruppo intitolato a Bob Bryan, dove affronteranno vari avversari tra cui Marcelo Arevalo e Mate Pavic. Il debutto di Sinner è previsto per domenica 10 novembre, contro De Minaur in un match serale, mentre il giorno successivo si svolgerà il primo incontro del gruppo Newcombe tra Alcaraz e Ruud. Sempre l’11 novembre, Bolelli e Vavassori affronteranno il duo Bopanna-Ebden.

La Rai trasmetterà in esclusiva tutti i match delle ATP Finals, con commento di esperti e ospiti in studio. Il montepremi di quest’anno ammonta a 15,25 milioni di dollari, e chi vincerà il singolare da imbattuto potrà guadagnare fino a 4,8 milioni di dollari. Durante la presentazione del torneo, Sinner e Bolelli/Vavassori parteciperanno a uno spettacolo con artisti italiani tra cui Blanco e Marco Mengoni.

In assenza di Djokovic, la competizione vede la partecipazione di tennisti di alto livello tra cui Casper Ruud e Daniil Medvedev, che hanno già esperienza nelle Finals. Anche Andrey Rublev partecipa per la quinta volta consecutiva. Alex De Minaur farà il suo debutto, rappresentando l’Australia nel singolare per la prima volta dopo anni, mentre Taylor Fritz, dopo diverse buone performance, è tornato a qualificarsi. È la prima volta dal 2010 che tutti i partecipanti in singolare hanno meno di trent’anni, segno di una nuova generazione di tennisti in ascesa.

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