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giovedì, 14 Novembre, 2024
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Maggioranza e opposizione perfezionano gli emendamenti alla manovra

L’assalto dei partiti alla legge di bilancio è iniziato, con richieste di alzare le pensioni minime, abrogare la norma sui revisori del Mef negli enti pubblici, limitare il blocco parziale del turnover, ridurre la tassa sui bitcoin e modificare la web tax. Le opposizioni si preparano a una battaglia, mentre nella maggioranza ci sono divergenze su come procedere. Il piano di aggiustamento dei conti impone vincoli che rendono difficile apportare modifiche, richiedendo una copertura finanziaria. Gli uffici legislativi stanno lavorando duramente, con scadenza lunedì per la presentazione degli emendamenti in commissione bilancio.

I parlamentari hanno a disposizione un “tesoretto” di 120 milioni per il 2025, ma non è ancora chiaro come verrà distribuito tra maggioranza e opposizione. Si attende anche il risultato del concordato biennale per le partite IVA, con la scadenza del 31 ottobre che ha raccolto circa 1,3 miliardi, importo insufficiente per ulteriori interventi sull’Irpef. Il governo sta considerando una riapertura dei termini, tramite un decreto legge che potrebbe estendere la scadenza per presentare richieste fino al 10 dicembre.

Forza Italia propone di alzare ulteriormente le pensioni minime, escludere le forze dell’ordine dal blocco del turnover, rimodulare l’Irpef, offrire sgravi fiscali per chi reinveste utili in azienda, abrogare la norma sui revisori del Mef, rinviare la sugar tax e modificare la web tax. Il focus del partito è su una maggiore equità fiscale nel trattamento dei colossi del web.

Dall’altra parte, Fratelli d’Italia mantiene riserbo sugli emendamenti, con l’intenzione di fare modifiche minime, dato che il 97-98% della manovra rimane invariato. Anche la Lega è in attesa di lunedì, mirando a presentare solo proposte che possano essere approvate, come la riduzione della tassa sui bitcoin e una modifica al canone Rai.

Dalle opposizioni emerge l’intenzione di replicare iniziative passate, come concentrare i fondi del tesoretto su una proposta per finanziare centri anti-violenza. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha mostrato apertura rispetto a vari temi, mantenendo comunque il principio di responsabilità per chi riceve fondi pubblici. Ha anche espresso disponibilità a rivedere il blocco del turnover, in particolare per il comparto sicurezza.

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