Nella settimana della vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi, si è assistito a eventi stravaganti di varia natura. Oltre alle notizie classiche, come la casa di 8 metri quadrati in affitto a Bologna per 600 euro, e le affermazioni bizzarre di Miguel Bosé sulle scie chimiche riguardo l’alluvione di Valencia, sono emerse altre situazioni strane.
Al decimo posto nella classifica delle follie, troviamo Dan Costello, un uomo che ha dichiarato di aver visto re Carlo alla guida di un UFO in Canada nel 1975. Questa visione appare surreale e incredibile. Al nono posto c’è ancora Bosé, che attribuisce la responsabilità dell’alluvione di Valencia alle scie chimiche, dimostrando una teoria alquanto controversa.
All’ottavo posto, un fatto curioso riguarda i soldati nordcoreani inviati in Ucraina, che, secondo un editorialista del Financial Times, avrebbero trovato conforto nel guardare film pornografici, un’inusuale forma di svago in un contesto di guerra. Settimo in classifica, l’annuncio di una casa in affitto per 600 euro a Bologna, un’offerta che solleva interrogativi sulla crisi abitativa.
Sesto posto per un uomo ubriaco che ha chiamato il 113 perché non riusciva a trovare la sua auto, denunciato per ubriachezza molesta e procurato allarme, con ironia sulla sua intelligenza. Al quinto posto, ci sono quelli che vendono “aria in lattina” del lago di Como a prezzi esorbitanti, un’idea folle che dimostra la creatività italiana.
Quarto posto per Antonio Tajani e Forza Italia, che si dichiarano contrari all’imposizione di nuove tasse, eccezion fatta per l’aumento del canone RAI a 90 euro, contraddicendo le loro affermazioni pregresse. Al terzo posto troviamo Allan Lichtman, il noto esperto di previsioni elettorali, che ha predetto il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà Kamala Harris.
Secondo posto per Harris stessa, che ha lanciato un ottimismo eccessivo prima delle elezioni, esprimendo la certezza della vittoria. Infine, il primo posto se lo aggiudica Andrea Crisanti, il virologo e senatore del Partito Democratico, che ha confessato di capire solo il 30% delle leggi che vota in Senato, evidenziando una certa disillusione nei confronti del processo politico.
