I residenti di una cittadina del sud Carolina, Yemassee, si sono trovati di fronte a un’insolita situazione quando oltre 40 macachi sono fuggiti dall’Alpha Genesis Primate Research Center. Questo centro di ricerca è specializzato nel macaco rhesus, e la fuga è stata causata da un errore umano: un guardiano distratto non ha chiuso correttamente le porte del laboratorio, permettendo così alle scimmie di scappare.
Le scimmie in fuga sono tutte femmine, con un peso di poco meno di tre kg e di giovane età, il che implica che non erano utilizzate per esperimenti e non presentano malattie. Tuttavia, le autorità locali hanno messo in guardia i residenti, raccomandando loro di non interagire con gli animali in libertà. Sebbene i primati non siano generalmente considerati una specie violenta, possono comportarsi in modo irrequieto se affamati, aumentando il rischio di problemi se qualcuno provasse a avvicinarli.
L’Alpha Genesis ha già affrontato incidenti simili in passato; nel 2016, ad esempio, un gruppo di 19 primati era riuscito a fuggire e fu ritrovato solo dopo sei ore. Questo precedente ha reso i residenti più consapevoli delle difficoltà legate alla sicurezza del centro di ricerca. La notizia della fuga ha destato curiosità e preoccupazione tra i cittadini, molti dei quali hanno paragonato la situazione a scenari cinematografici famosi come “Jumanji” o “Il Pianeta delle scimmie”.
La fuga dei macachi ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza dei primati nel centro e sulla necessità di rivedere le procedure di accesso e di sicurezza per evitare che simili eventi si ripetano in futuro. Nel frattempo, le autorità locali e i rappresentanti dell’Alpha Genesis hanno intensificato le ricerche per recuperare i primati fuggiti, lavorando congiuntamente per garantire la sicurezza degli animali e dei residenti. L’incidente ha messo in evidenza l’importanza della vigilanza in strutture che gestiscono animali selvatici e le potenziali conseguenze che possono derivare da una semplice distrazione.