Il Movimento 5 Stelle si appresta a una trasformazione significativa, non solo per il cambiamento del nome e del simbolo, ma soprattutto per le modifiche statutarie, in particolare quella riguardante il limite ai mandati. Durante il Consiglio Nazionale, riunito più volte per discutere i 12 temi emersi dal confronto deliberativo dell’8 novembre, si cerca di elaborare quesiti da sottoporre ai membri del Movimento prima dell’assemblea plenaria di fine novembre. Avventura Urbana, un’azienda privata con trent’anni di esperienza, aiuterà a sintetizzare le varie proposte.
La modifica relativa alla regola dei due mandati è di particolare interesse, con l’obiettivo di formare una classe dirigente adeguata agli scopi del movimento. Giuseppe Conte ha enfatizzato l’importanza di radicare il Movimento nei territori e di costruire una leadership dal basso. Tuttavia, la formazione di un gruppo dirigente strutturato è considerata necessaria. Le discussioni si concentrano sulla sfida di mantenere l’ideale di “politica come servizio” e di non disperdere competenze.
Le proposte in discussione includono l’abolizione del limite per le cariche di presidente di Regione e sindaco, permettendo a coloro che hanno esperienza a livello locale di contribuire a livello nazionale. Altre ipotesi prevedono un aumento del numero totale di mandati per i vari livelli o una pausa di 5 o 10 anni dopo il secondo mandato. Si propone anche di calcolare i mandati solo per quelli completati e di introdurre eccezioni proposte dalla base o dai vertici.
Alcune proposte più complesse riguardano l’introduzione di un limite sugli eletti per le deroghe e la valutazione del lavoro svolto dagli eletti per ammettere ricandidature. Queste opzioni non sono necessariamente in contraddizione tra di loro, e il Consiglio Nazionale potrebbe formulare quesiti che combinano più proposte.
Il rafforzamento della struttura dirigente potrebbe ridurre i poteri del vertice, in particolare del Garante, compreso Beppe Grillo, che è in opposizione a questi cambiamenti. Si prevede che Grillo parteciperà all’assemblea del 23 e 24 novembre e ci si aspetta che utilizzi l’occasione per criticare Conte. Sarà interessante osservare come reagirà la base del Movimento in tale contesto.