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giovedì, 14 Novembre, 2024
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Ventuno Anni dalla Strage di Nassiriya: Un Omaggio delle Istituzioni

Ventuno anni fa, il contingente italiano di Nassiriya, nel sud dell’Iraq, subì un grave attacco kamikaze che causò la morte di 28 persone, incluse 19 vittime italiane. Tra di esse, dodici erano carabinieri della Multinational Specialized Unit. Le vittime italiane sono: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi e Alfonso Trincone, mentre Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro e Pietro Petrucci appartenevano all’esercito. Inoltre, nel tragico evento persero la vita anche due civili: il cooperatore Marco Beci e il regista Stefano Rolla.

In occasione della Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’importanza del sacrificio di coloro che hanno dedicato la loro vita ai valori della pace e della cooperazione internazionale. Mattarella ha enfatizzato che la loro morte rappresenta un richiamo all’impegno per un mondo più giusto e libero dalla guerra. Ha inoltre riconosciuto il contributo degli uomini e delle donne italiani nei territori più colpiti da conflitti, sottolineando il valore nel restituire speranza e pace ai popoli.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di non dimenticare gli italiani uccisi nell’attentato di Nassiriya e ha espresso gratitudine per chi sacrifica la vita per il proprio dovere. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rispettato il sacrificio dei caduti e incoraggiato la memoria per un mondo più stabile.

Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha onorato il coraggio di chi lavora per la pace, esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime. Infine, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha ringraziato tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per il Paese e la comunità internazionale, sottolineando il coraggio degli italiani negli ambiti di crisi. Il ricordo dell’attentato di Nassiriya resta impresso nella memoria collettiva come un momento tragico della storia italiana.

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