Voci di esonero per Paolo Vanoli si intensificano in seguito ai risultati del Torino, con il match contro il Monza che si rivela cruciale. Anche se il presidente Cairo e il diesse Vagnati hanno cercato di rassicurare l’ambiente, i dubbi persistono. Il Torino, quest’anno, presenta una rosa più debole rispetto alla scorsa stagione, evidenziando la mancanza di ricambi e la cessione di Bellanova, elemento chiave. Nonostante sia un tecnico ambizioso e preparato, Vanoli sta affrontando una realtà difficile: la squadra fatica a trovare continuità e la proprietà, contestata dai tifosi, non offre il supporto ideale.
Inoltre, l’inesperienza di Vanoli e la scarsa cattiveria di alcuni giocatori incidono pesantemente sul rendimento. Lottano in campo senza personalità e, a causa di infortuni, la situazione è ulteriormente compromessa. Il centrale Schuurs è out da più di un anno, e ora manca anche Duvan Zapata, simbolo della squadra. Sebbene il problema risalga a situazioni precedenti alla sua assunzione, la mancanza di risultati recenti ha alimentato la crisi. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia e le sconfitte contro Lazio e Inter, la squadra ha continuato a perdere, con una sola vittoria immeritata contro il Como a interrompere la serie negativa.
La prestazione dei giocatori solleva interrogativi su come Vanoli gestisca la situazione; pare mancare la forza e la lucidità necessarie per invertire la rotta. Le prossime sfide si fanno più impegnative: dopo il Monza, ci sarà una difficile partita casalinga contro il Napoli, seguita da due trasferte contro Genoa ed Empoli, squadre in lotta per la salvezza. La storia recente del Torino mostra una squadra che non riesce a reagire, mentre Cairo e Vagnati tendono a scomparire nei momenti critici.
Inoltre, si sottolinea la necessità di un cambio di rotta. Cairo, dopo 19 anni di presidenza, ha lasciato un’eredità di insoddisfazione tra i tifosi e sarebbe opportuno considerare un passo indietro. Così, la situazione del Torino si presenta come un mix di delusioni, aspettative non ripagate e scelte discutibili, con il futuro di Vanoli appeso a un filo.