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giovedì, 14 Novembre, 2024
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L’aumento di un grado della temperatura del Mediterraneo in 25 anni

Nel 2023, le temperature del mar Mediterraneo hanno raggiunto il valore più elevato da quando sono iniziate le rilevazioni moderne, con un incremento della temperatura media superficiale superiore a 1°C negli ultimi 25 anni. Questo aumento si evidenzia in particolare nel Tirreno meridionale, che sta progredendo verso nord, insieme al riscaldamento degli strati più profondi fino a 800 metri. Questi dati sono stati presentati dall’Enea e dall’Ingv nell’ambito del progetto Macmap, in occasione del 25° anniversario delle misurazioni della temperatura delle acque dei mari Ligure e Tirreno, in collaborazione con Gnv, la compagnia di traghetti del Gruppo Msc.

Le rilevazioni, effettuate attraverso 100 campagne in cui sono state lanciate oltre 3.000 sonde, mostrano non solo l’aumento della temperatura superficiale, ma anche l’incremento nelle profondità: tra 100 e 450 metri le temperature sono aumentate da 0,4 a 0,6°C, e tra 450 e 800 metri da 0,3 a 0,5°C. L’analisi suggerisce che, tra il 2013 e il 2016, il riscaldamento sia stato sopra 0,4°C, seguito da un lieve calo e un periodo stazionario, per poi riprendere a salire progressivamente dal 2021 fino a settembre 2023.

Un elemento significativo è il breve arco temporale nel quale si è verificato questo cambiamento. Per far fronte all’aumento della temperatura tra il 2015 e il 2023 nello strato compreso tra 200 e 800 metri di profondità, sarebbe necessaria una quantità di energia decine di volte superiore al consumo elettrico annuale dell’Italia.

La storicità dei dati lungo la stessa rotta è fondamentale per gli studi climatici, permettendo di valutare le dinamiche nel tempo. Ivana Melillo di Gnv ha sottolineato che questa collaborazione contribuisce alla strategia di sostenibilità dell’azienda, mirata a preservare la biodiversità e l’ecosistema marino. Si spera di espandere il progetto anche ad altre rotte nel Mediterraneo, migliorando anche la gestione delle navi.

Infine, Simona Simoncelli dell’Ingv ha affermato che le proiezioni attuali indicano un possibile ulteriore aumento delle temperature, ma la conferma arriverà solo dalle future misurazioni, a cominciare dalla centesima campagna programmata per dicembre.

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