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domenica, 24 Novembre, 2024
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Addio a Franco Ferrarotti, pioniere e maestro della sociologia italiana

Il sociologo Franco Ferrarotti, considerato il padre della sociologia italiana, è morto a Roma all’età di 98 anni. La notizia è stata confermata dai suoi collaboratori. Ferrarotti ha avuto un ruolo cruciale nell’inserimento della sociologia nelle istituzioni scientifiche italiane e ha rappresentato una figura di rilevanza internazionale nella ricerca sociale. Nato a Palazzolo Vercellese il 7 aprile 1926, si laureò in filosofia all’Università di Torino nel 1949, con una tesi dedicata a Thorstein Veblen, autore che tradusse per Einaudi. Professore emerito all’Università “La Sapienza” di Roma, divenne titolare della prima cattedra di sociologia in Italia nel 1961.

Nel 1962, Ferrarotti contribuì alla creazione della Facoltà di sociologia all’Università di Trento e negli anni ’50 e ’60 condusse ricerche pionieristiche su tematiche quali il sindacalismo, i movimenti sociali e la sociologia urbana. Era particolarmente interessato alla legittimazione del potere in una società in trasformazione e al problema dell’orientamento culturale della società industriale. Fondò nel 1951 i “Quaderni di sociologia” e nel 1967 diede vita alla rivista “La critica sociologica”, di cui è stato direttore.

Ferrarotti fu anche tra i fondatori del Consiglio dei Comuni d’Europa a Ginevra e assunse ruoli di rilievo nella ricerca per l’Ocse. Nominato direttore di studi alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi nel 1978, ricevette diversi riconoscimenti, tra cui il Premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e il titolo di Cavaliere di Gran Croce nel 2005. Insegnò in prestigiose università in tutto il mondo e le sue lezioni appassionavano generazioni di studenti.

Ferrarotti ha scritto una mole considerevole di opere, anche oltre i 90 anni, tra cui “Sindacati e potere”, “La sociologia come partecipazione”, e numerosi saggi su temi sociali e culturali. Ha avviato la propria carriera come collaboratore di Adriano Olivetti e fu deputato indipendente. I suoi scritti affrontano la razionalità nelle società contemporanee, con un’interessante riflessione critica sul marxismo e sull’analisi della polarità razionale-irrazionale. L’ultimo suo lavoro, “Dalla società irretita al nuovo umanesimo”, è uscito nel 2020.

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