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giovedì, 14 Novembre, 2024
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La fatica mentale aumenta l’aggressività: il cervello in stato di dormienza

La ricerca condotta dalla Scuola Imt di Lucca e dall’Università di Firenze, pubblicata sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, rivela che la stanchezza mentale influisce significativamente sul nostro autocontrollo e sul nostro comportamento. Quando il cervello è affaticato, le aree responsabili dell’autocontrollo si “addormentano”, permettendo un aumento dell’aggressività. Questo stato è caratterizzato da un incremento delle onde cerebrali tipiche del sonno, come le onde delta.

Pietro Pietrini, direttore del Molecular Mind Lab, sottolinea che questi risultati offrono una base scientifica all’idea popolare di “dormirci sopra” prima di prendere decisioni, evidenziando che l’esaurimento metabolico in certe aree cerebrali può alterare i processi decisionali. Quando il cervello è stanco, le persone possono fare scelte che sono contrarie ai loro interessi, il che ha importanti implicazioni nella vita quotidiana, compresi affari ed accordi legali.

Precedentemente si sapeva che l’affaticamento mentale prolungato deteriora le aree cerebrali cruciali per il controllo, conducendo a comportamenti aggressivi. Si pensava che questo fosse collegato al fenomeno psicologico dell'”esaurimento dell’ego”, ma tale teoria non si è dimostrata convincente. I ricercatori italiani hanno quindi cercato di dimostrare, attraverso le neuroscienze, l’esistenza del fenomeno del “sonno locale”, dove alcune aree del cervello mostrano attività neurale tipica del sonno anche in uno stato di veglia.

Per verificare la loro ipotesi, i ricercatori hanno coinvolto 44 volontari in compiti di fatica, seguiti da giochi che richiedevano vari livelli di aggressività e cooperazione, monitorando l’attività cerebrale tramite elettroencefalogramma. I risultati hanno mostrato che nel cervello degli individui più affaticati alcune aree della corteccia frontale presentavano onde tipiche del sonno. Erica Ordali, prima autrice dello studio, afferma che il loro lavoro dimostra come la stanchezza mentale abbia un effetto tangibile sul comportamento delle persone, incrementando la propensione ad azioni ostili quando si sperimenta un certo grado di affaticamento.

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