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venerdì, 15 Novembre, 2024
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La frode da 100mila euro

Un cittadino ha segnalato alle autorità finanziarie tramite il numero “117” della Guardia di Finanza delle attività sospette di un individuo che si credeva cieco. Le indagini, supportate da immagini e video, hanno mostrato che questo soggetto era in grado di compiere attività quotidiane impossibili per una persona non vedente, come camminare senza incertezze e senza ausili, attraversare strade affollate, fare la spesa da solo e persino usare la bicicletta per diversi chilometri. È stato osservato mentre manovrava il lucchetto della sua bici, il che ha ulteriormente messo in discussione la sua affermazione di cecità.

Le indagini condotte dalla Compagnia di Giulianova hanno quindi dimostrato che l’indagato non presentava un deficit visivo tale da giustificare l’attribuzione dello “status” di cieco assoluto. Questa condizione gli avrebbe garantito l’indennità di accompagnamento, che di fatto non gli spettava. La raccolta di prove ha portato al deferimento del soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno con l’accusa di truffa aggravata, finalizzata a ottenere indebitamente erogazioni pubbliche.

In aggiunta al deferimento, è stata proposta una misura di sequestro preventivo per un importo equivalente al profitto ottenuto illecitamente, così come è stato segnalato il danno erariale alla Corte dei Conti per le conseguenze economiche derivanti dalla frode. Questo caso mette in luce le dinamiche di truffa ai danni dello Stato, evidenziando l’importanza di indagini rigorose per tutelare le risorse pubbliche e garantire che i sostegni economici giungano realmente a chi ne ha diritto. La Guardia di Finanza ha così dimostrato il suo impegno nel contrastare frodi e irregolarità nel settore delle indennità e dei sussidi pubblici.

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