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venerdì, 15 Novembre, 2024
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Autonomia: le 7 parti dichiarate inammissibili dalla Consulta

La Corte Costituzionale ha bocciato diverse parti della legge sull’Autonomia, accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni governate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) contro la legge Calderoli. Anche se la Corte ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge, ha dichiarato illegittime alcune disposizioni specifiche, invitando il Parlamento a colmare i vuoti creati.

I sette profili ritenuti incostituzionali includono la disposizione che delega al presidente del Consiglio dei ministri l’aggiornamento dei Livelli essenziali di prestazione (Lep) e l’attribuzione di una delega legislativa per definire i Lep senza criteri direttivi sufficienti. Inoltre, la Corte ha bloccato la possibilità di modificare le aliquote della compartecipazione ai tributi erariali tramite decreto interministeriale, poiché potrebbe favorire Regioni inefficienti che non riescono ad adempiere alle funzioni trasferite nonostante le risorse ricevute dallo Stato.

La Corte ha ribadito l’importanza del principio di sussidiarietà, sottolineando che la distribuzione delle funzioni tra Stato e Regioni deve essere orientata al bene comune e alla tutela dei diritti costituzionali. L’Autonomia deve migliorare l’efficienza degli apparati pubblici e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.

La sentenza, attesa nelle prossime settimane, avrà un impatto sui referendum in corso. Non tanto sul quesito di abrogazione della legge, ma sugli altri quesiti che potrebbero essere riformulati o dichiarati superati dalla Cassazione. Le reazioni politiche sono state vivaci: le opposizioni hanno esultato per la presunta demolizione della riforma, con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha commentato che la legge presenta profili di incostituzionalità evidenti. Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha dichiarato che la Corte ha frenato il progetto di autonomia del governo.

I governatori delle Regioni ricorrenti hanno mostrato soddisfazione, mentre la Lega ha definito la sentenza un’“ottima notizia”, sostenendo che l’Autonomia ha superato l’esame di costituzionalità. Da parte di Forza Italia si è affermato che la Consulta ha già indicato la direzione da seguire e che il percorso di riforma continuerà. Infine, il Ministro Calderoli ha dichiarato che la Corte ha confermato la conformità della legge alla Costituzione e che si valuteranno eventuali correttivi.

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