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sabato, 16 Novembre, 2024
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Rinoplastica fatale: l’intervento non autorizzato nello studio médico

La morte di Margaret Spada, avvenuta il 7 novembre a Roma dopo un intervento di rinoplastica parziale, ha suscitato grande indignazione nell’opinione pubblica. Secondo i primi risultati dell’autopsia realizzata al Policlinico di Tor Vergata, il decesso sarebbe attribuibile a un arresto cardiocircolatorio, conseguente a una condizione generale compromessa. Tuttavia, si attendono ulteriori esami tossicologici e istologici per chiarire se siano state somministrate sostanze inappropriate o se Margaret avesse già patologie preesistenti, come malattie cardiache o intolleranze all’anestesia.

La struttura in cui si è svolto l’intervento, collocata in viale Cesare Pavese nel quartiere Eur di Roma, risulta priva delle autorizzazioni necessarie per praticare chirurgia estetica non ricostruttiva. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha evidenziato che uno dei titolari non possedeva neanche la specializzazione richiesta per operazioni simili, aggravando così la posizione degli indagati, che sono già accusati di omicidio colposo.

Il dramma è iniziato il 4 novembre, quando a Margaret è stata somministrata l’anestesia per correggere la punta del naso. Dopo l’iniezione, la giovane ha accusato un malore improvviso e, trasportata in condizioni gravi all’ospedale Sant’Eugenio, è morta tre giorni dopo. Durante l’autopsia è stata esaminata anche la cartella clinica, mentre un video girato dal fidanzato durante i tentativi di rianimazione è stato acquisito dagli inquirenti.

Il Gip ha convalidato il sequestro preventivo del centro medico, su richiesta del pm Erminio Amelio, per prevenire ulteriori reati. I carabinieri del Nas effettueranno un sopralluogo per verificare la presenza di strumenti e medicinali d’emergenza, come defibrillatori e farmaci per trattare shock anafilattici. Secondo uno degli avvocati difensori, nella struttura sarebbe stato presente un defibrillatore, ma gli investigatori non hanno trovato documentazione cruciale, come il consenso informato e atti contabili.

L’episodio ha spinto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a mettere in guardia contro il rischio di scegliere medici o strutture sanitarie basandosi su informazioni reperite online, evidenziando i pericoli di decisioni affrettate e poco informate. La tragedia di Margaret rappresenta le gravi conseguenze di un sistema sanitario poco regolamentato e di comportamenti imprudenti da parte di pazienti e professionisti.

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