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sabato, 16 Novembre, 2024
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Margaret deceduta durante un intervento di rinoplastica: l’autopsia non rivela le cause del decesso

All’Istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Margaret Spada, ragazza di 22 anni deceduta dopo un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico di Roma. La causa della morte è attualmente in fase di accertamento, con indicazioni di “sofferenza acuta”. Si attendono i risultati degli esami tossicologici e istologici per determinare cosa abbia provocato il decesso e quali sostanze le siano state somministrate. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Erminio Amelio.

Il gip del tribunale di Roma ha convalidato il sequestro preventivo del centro medico coinvolto nell’indagine, con motivazione legata al rischio di “reiterazione di reato”. La procura ha anche acquisito il cellulare della ragazza deceduta per analizzarne il contenuto. Sembra che Margaret avesse preso accordi con il centro medico durante l’estate tramite messaggi, incluso l’invio di un elettrocardiogramma. I carabinieri del Nas sono impegnati in ulteriori indagini, incluso un sopralluogo nella struttura per verificare la presenza di attrezzature come defibrillatori e strumenti per affrontare situazioni di emergenza, come lo shock anafilattico. Due medici sono indagati per omicidio colposo nell’ambito di questa inchiesta.

Un video, girato dal fidanzato della giovane, documenterebbe i tentativi di rianimazione da parte dei medici durante l’emergenza. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha dichiarato che lo studio medico dove è avvenuto l’intervento non risulta autorizzato per procedure chirurgiche. Ha promesso di fornire agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni necessarie, sottolineando che, da una prima analisi, non esiste un’autorizzazione sanitaria valida per quella struttura.

Infine, i genitori di Margaret hanno espresso il loro dolore attraverso il legale, avvocato Alessandro Vinci, dichiarando: “Ci auguriamo che nessuno più possa essere vittima di quanto capitato a nostra figlia”. Hanno chiesto che il loro dolore sia rispettato e che si faccia chiarezza su quanto accaduto.

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