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sabato, 16 Novembre, 2024
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L’inflazione aumenta: il carrello della spesa raddoppia

A ottobre 2024, l’inflazione in Italia ha mostrato un aumento, registrando una variazione nulla su base mensile ma un incremento dello 0,9% su base annua, rispetto al +0,7% di settembre. I dati dell’Istat segnalano che questa accelerazione è principalmente dovuta all’aumento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (+3,4%) e lavorati (+1,7%), oltre ai servizi di trasporto (+3,0%). Al contempo, la diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati ha mostrato una flessione attenuata (-10,2% rispetto al -11,0% precedente), con un rallentamento anche per i beni energetici regolamentati (+3,9%) e i servizi ricreativi e culturali (+3,6%).

Le conseguenze di questa inflazione aumentata si riflettono nel carrello della spesa. I prezzi per beni alimentari, della cura della casa e della persona sono aumentati tendenzialmente del +2,0%, rispetto al +1,0% di settembre. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolinea l’impatto negativo di questo aumento sui bilanci delle famiglie, in particolare delle più vulnerabili, evidenziando che una coppia con due figli potrebbe affrontare un aggravio annuo di 265 euro, di cui 228 euro solo per alimenti e bevande analcoliche. Una famiglia media spenderà 172 euro in più per il carrello, aggravando una situazione già critica.

Organizzazioni come il Codacons e Assoutenti richiedono misure urgenti, evidenziando che i prezzi dei beni alimentari e delle bevande analcoliche stanno crescendo a un ritmo quasi triplo rispetto all’inflazione media (+2,5% annuo). Le famiglie, che già hanno ridotto i consumi dell’1% nel 2024, rischiano ulteriori difficoltà, particolarmente in vista delle festività natalizie. Assoutenti segnala aumenti significativi dei prezzi di beni essenziali come olio d’oliva (+14,3%), burro (+14,7%), verdura fresca (+9,4%) e caffè (+11,8%).

L’autunno 2024 si preannuncia critico per i consumatori italiani, a zeppo di aumenti dei prezzi e diminuzione del potere d’acquisto. Le associazioni di consumatori richiedono interventi immediati per stabilizzare i prezzi e cercare di invertire la tendenza, in modo particolare nel settore alimentare, dove i rincari risultano più forti.

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