Un episodio di violenza si è verificato a Parma, dove un autista di autobus è stato aggredito da un gruppo di ragazzini, culminando in un pugno in faccia e una bottiglia di vetro rotta lanciata contro di lui. Fortunatamente, l’autista, un dipendente del servizio di trasporto pubblico Tep, non ha subito conseguenze gravi. L’attacco è avvenuto vicino al centro di Parma, mentre l’autista stava conversando con i colleghi alla fermata dell’autobus.
L’autista ha descritto la situazione in un’intervista video, raccontando di come il gruppo di giovani cercasse la rissa. Quando lui e i suoi colleghi hanno chiesto agli aggressori di allontanarsi, uno di essi lo ha colpito. L’autista ha tentato di difendersi, ma era sopraffatto dal numero di ragazzi e ha subito un colpo alla testa con una bottiglia, che si è rotta. Anche se sul posto erano presenti carabinieri in borghese, la rissa è continuata, ma i militari sono intervenuti per calmare la situazione. L’autista ha dovuto recarsi al pronto soccorso e poi alla stazione dei carabinieri, esprimendo grande amarezza per non aver potuto svolgere il suo lavoro a causa dell’aggressione. Al termine delle indagini, un minore è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Questo non è un caso isolato, poiché l’episodio fa parte di un aumento di violenza contro il personale dei mezzi pubblici in Italia. Solo un giorno prima, un giovane di 24 anni era stato arrestato nel Trevigiano per aver colpito un controllore. In Toscana, un capotreno era stato aggredito da un passeggero senza biglietto, e due giorni prima, una capotreno era stata colpita per aver chiesto a un giovane di smettere di fumare. Un episodio grave era avvenuto a novembre, quando un capotreno era stato accoltellato da un 21enne a Genova, scatenando proteste nel settore ferroviario. Questi eventi tragici evidenziano una preoccupante escalation di violenza nei confronti degli operatori del trasporto pubblico, alimentata da futili motivi e da un crescente clima di illegalità.