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sabato, 16 Novembre, 2024
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Leggi che non approvo: una riflessione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esposto durante una cerimonia il suo inconfrontabile ruolo di garante della Costituzione, sottolineando come abbia adottato decisioni legislative che non condivide, sottolineando l’importanza delle procedure democratiche. Ha spiegato che, in quanto presidente, ha il dovere di promulgare leggi votate dal Parlamento, a meno che non violino chiaramente la Costituzione. Mattarella si è definito un arbitro, distante dalle contese politiche, il cui compito principale è quello di ricordare i confini entro cui operano gli organi costituzionali dello Stato.

Ha enfatizzato la necessità di cooperazione tra i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, facendo riferimento al principio di “check and balance”, fondamentale per evitare conflitti di potere. La sua funzione, ha detto, diventa cruciale in situazioni di stallo del sistema, dove è necessario intervenire per ristabilire il corretto funzionamento delle istituzioni, paragonando il suo ruolo a quello di un meccanico che ripara un ingranaggio inceppato.

In un altro tema rilevante, Mattarella ha affrontato la questione della salute pubblica, menzionando il caso di Margaret Spada, una giovane morta a causa di un intervento di rinoplastica, per mettere in evidenza i pericoli connessi alla disinformazione e alla fiducia eccessiva nelle informazioni trovate online. Ha avvertito riguardo al ritorno di malattie debellate, legato a un calo della copertura vaccinale, e ha esortato i giovani a non considerare il web come un medico di fiducia.

Mattarella ha anche parlato del rischio delle fake news, definendo l’informazione come un bene essenziale e sostenendo che è fondamentale saper distinguere il vero dal falso. Ha invitato i giovani a impegnarsi in un dibattito critico, suggerendo che non esiste un “Ministero della verità”, ma piuttosto la necessità di un confronto aperto, esortando a “dubita e dibatti”. Con questo appello, il Presidente ha evidenziato l’importanza di un’informazione consapevole e critica, specialmente per le nuove generazioni cresciute nell’era digitale.

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