Il fenomeno dell’ingestione di corpi estranei, in particolare delle pile a bottone, è descritto dai pediatri come un “killer silenzioso”. Questi oggetti, noti per essere presenti in giocattoli e dispositivi quotidiani come orologi e telecomandi, rappresentano un grave pericolo per la salute dei bambini. Nel gennaio 2021, l’Istituto Giannina Gaslini di Genova aveva segnalato diversi accessi al pronto soccorso di bambini che avevano ingoiato mini-pile. Paolo Gandullia, direttore dell’Uoc di Gastroenterologia dell’ospedale, aveva messo in guardia sull’elevata mortalità associata a tali incidenti, evidenziando la gravità del problema, soprattutto per i bambini piccoli.
Le pile a bottone sono dischi metallici delle dimensioni di una moneta che possono causare gravi danni interni. L’azione lesiva avviene tramite un corto circuito tra il polo positivo e negativo, specialmente nell’esofago, dove le lesioni ulcerative possono manifestarsi anche dopo sole due ore dall’ingestione. Ciò può portare a sanguinamenti intestinali, dolori toracici, rifiuto del cibo, vomito e sintomi respiratori.
Di fronte a questi pericoli, gli esperti esortano i genitori a prestare particolare attenzione e a seguire misure preventive. Raccomandano di non lasciare che i bambini piccoli giochino con oggetti contenenti pile, di monitorare i bambini in età prescolare e di assicurarsi che i giocattoli abbiano vani chiusi in modo sicuro. Inoltre, è consigliabile evitare di fare grosse scorte di pile e di smaltire quelle esaurite prontamente negli appositi contenitori, senza lasciarle incustodite.
Nonostante tutte le precauzioni, gli incidenti possono accadere. Gli esperti avvertono che nel caso in cui si sospetti che un bambino abbia ingoiato una pila a bottone, è fondamentale recarsi immediatamente al pronto soccorso o contattare il numero di emergenza 112/118. La sensibilizzazione e la tempestività nell’affrontare tali situazioni sono cruciali per garantire la salute e la sicurezza dei più piccoli.