Un robot pittore, Ai-Da Robot, ha fatto scalpore nel mondo dell’arte, guadagnando milioni grazie alle sue opere. Un dipinto realizzato da Ai-Da, raffigurante il celebre crittografo Alan Turing, è stato venduto all’asta da Sotheby’s per 1.084.800 dollari, una cifra che supera di gran lunga la stima iniziale di 120.000-180.000 dollari. La casa d’aste ha commentato che questo evento segna una nuova era per il mercato dell’arte globale, fungendo da punto di riferimento per le opere d’arte create da robot umanoidi. Ai-Da Robot è, infatti, il primo artista robot ad avere un’opera venduta all’asta.
Nel complesso, Ai-Da ha realizzato 15 dipinti di Turing, impiegando fino a otto ore per ciascun ritratto. La vendita di tale opera è stata vista come un momento storico per l’arte moderna e contemporanea, evidenziando l’interconnessione sempre più profonda tra intelligenza artificiale e il mercato dell’arte. Ai-Da ha dichiarato che il suo lavoro serve a catalizzare il dialogo sulle tecnologie emergenti e invita gli spettatori a riflettere sulla natura dell’intelligenza artificiale.
Il direttore degli Ai-Da Robot Studios, Aidan Meller, ha commentato come questa asta evidenzi come l’arte possa affrontare i cambiamenti sociali in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale è in espansione. Ai-Da ha anche partecipato a eventi significativi, inclusi i Summit delle Nazioni Unite sull’intelligenza artificiale per il bene comune, evidenziando il ruolo cruciale che la tecnologia riveste nel dialogo culturale contemporaneo.
In un’altra novità nel mondo della musica, il compositore svedese Fredrik Gran ha creato un robot violoncellista per il compositore Jacob Mühlrad, che ha debuttato durante la prima esibizione di un robot suonando il violoncello con un’orchestra, nella Malmö Symphony Orchestra, in Svezia. Questo evento rappresenta un ulteriore passo nell’integrazione della tecnologia nelle arti, dimostrando come l’intelligenza artificiale possa contribuire a nuove forme di espressione artistica e musicale.
In conclusione, sia nell’arte visiva che nella musica, l’intelligenza artificiale sta cambiando il panorama creativo, invitando alla riflessione sulle sue implicazioni culturali e sociali.