Francesco Bagnaia non riesce a conquistare il titolo mondiale di MotoGP e vede l’amico e rivale Jorge Martin laurearsi per la prima volta campione del mondo, un successo raggiunto nell’ultimo appuntamento della stagione a Barcellona. Martin, già campione del mondo in Moto3 nel 2018, conclude la stagione con la prima posizione nonostante l’undicesima vittoria di Bagnaia sulla Ducati Lenovo, che eguaglia Valentino Rossi. Tuttavia, gli otto ritiri di Bagnaia durante la stagione pesano sul suo risultato finale, mentre la maggiore costanza di Martin, che ha totalizzato solo tre ritiri, ha fatto la differenza.
La partenza di Bagnaia è perfetta e riesce a mantenere la leadership, con Martin che guadagna subito due posizioni. Marc Marquez e Bastianini lo seguono, ma quest’ultimo non riesce a mantenere il ritmo. La gara prosegue senza grosse emozioni, con Bagnaia che si mantiene in testa, mentre Martin difende il suo terzo posto assicurandosi il titolo.
Dopo la gara, Bagnaia riconosce le qualità di Martin, dichiarando: “Si merita il traguardo che ha raggiunto e questa è la sua giornata”. Riconosce i propri errori e la necessità di imparare da essi, esprimendo l’intenzione di affrontare il prossimo anno con maggiore attenzione. Analizza le sue performance, evidenziando i rimpianti legati alla configurazione della moto e agli errori commessi.
D’altra parte, Jorge Martin esprime la sua gioia per la vittoria: “È una sensazione fantastica e sono totalmente sotto shock”. Dedica il suo trionfo alla sua famiglia e alla città di Valencia. Martin ricorda i momenti emozionanti durante la gara e sottolinea come il lavoro mentale abbia giocato un ruolo importante nel mantenere la concentrazione. Conclude rivelando i suoi progetti futuri riguardo all’uso del numero uno sulla carena.
L’assegnazione del titolo di Martin rappresenta un momento significativo nella sua carriera, mentre Bagnaia riflette sui suoi errori e sulle sfide da affrontare nel futuro. Entrambi i piloti, pur in contesti diversi, mostrano grande rispetto l’uno per l’altro, evidenziando la competitività e il sostegno reciproco nel mondo della MotoGP.