In Italia, nonostante si legga poco, sono attivi oltre 700 gruppi di lettura che si dedicano alla promozione della cultura letteraria. Questi gruppi si organizzano attorno alla scelta di un libro, lo leggono e ne discutono, talvolta coinvolgendo direttamente l’autore. Questi appassionati, da nord a sud del paese, rappresentano una parte importante del mercato editoriale. La prima censimento di tali gruppi è stato realizzato dal gruppo Pde, specializzato nella promozione e distribuzione editoriale. In un articolo pubblicato su “Robison”, inserto de La Repubblica, emergono i risultati di questa indagine: sono stati censiti 724 gruppi, di cui il 24,7% associati a biblioteche, il 33,6% a librerie e il resto a diverse associazioni.
I gruppi di lettura sono più numerosi nel nord Italia e sono composti prevalentemente da uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 40 anni. In media, ogni gruppo conta circa una trentina di membri, anche se non ci sono regole rigidamente definite. Gli ambiti di lettura sono molto vari e includono romanzi, fumetti, best seller e long seller, spaziando così tra novità e classici della letteratura. Ciò che conta di più è la possibilità di condividere esperienze e impressioni letterarie con altri membri del gruppo.
L’aspetto della condivisione è centrale nell’attività di questi gruppi, poiché permette di approfondire la comprensione dei testi attraverso il dialogo e la discussione. Questo fenomeno di aggregazione ha un impatto positivo sulla lettura in Italia, contribuendo a mantenere viva l’attenzione verso i libri e l’editoria, nonostante il calo generale nei tassi di lettura. L’incontro tra lettori permette, infatti, di promuovere autori e opere, creando un circolo virtuoso attorno alla cultura del libro.
In conclusione, questi gruppi di lettura si rivelano una risorsa invaluable per il panorama culturale italiano, unendo appassionati e preservando l’amore per la lettura in un contesto in cui la pratica della lettura è in diminuzione.
